<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La vittima della valanga

Matteo Cazzola, l'alpinista vicentino morto durante l'ultima escursione in Norvegia

Cazzola era in vacanza con altri sette amici vicentini. In città vivono i genitori dell’alpinista travolto sul Kavringtinden.
La vittima di Vicenza, Matteo Cazzola, 35 anni (Foto Facebook)
La vittima di Vicenza, Matteo Cazzola, 35 anni (Foto Facebook)
La vittima di Vicenza, Matteo Cazzola, 35 anni (Foto Facebook)
La vittima di Vicenza, Matteo Cazzola, 35 anni (Foto Facebook)

Matteo Cazzola, 35 anni, è la vittima della valanga che nel pomeriggio di ieri, 31 marzo, ha travolto un gruppo di cinque scialpinisti vicentini in Norvegia. Cazzola era partito per una vacanza con la comitiva di amici vicentini appassionati di sport invernali. A Vicenza vivono anche i genitori dell’alpinista deceduto, il papà e la madre, che sono stati avvisati della disgrazia nella serata di ieri. A bussare, nella tarda serata di ieri, alla porta della loro abitazione, dove vive anche la sorella minore di Matteo, è stata una pattuglia dei carabinieri, che ha portato la tragica notizia.

La tragica escursione nell'ultimo giorno di vacanza

La vittima, residente a Vicenza, travolto ieri dalla valanga durante l’escursione sul picco del Kavringtinden, era in compagnia degli altri quattro scialpinisti berici, decisi a godersi anche l'ultimo giorno di permanenza in Norvegia, nonostante il meteo. Tre di loro, invece, non avevano partecipato all’escursione, preferendo restare in baita.

La vittima vicentina, Matteo Cazzola, in testa alla cordata di alpinisti.
La vittima vicentina, Matteo Cazzola, in testa alla cordata di alpinisti.

Due vicentini feriti, uno è grave

Della comitiva, in escursione ieri sul picco del Kavringtinden, altri due scialpinisti sono rimasti feriti dalla valanga, tra cui uno è grave: si tratta di Pietro De Bernardini, 25 anni, residente a Isola Vicentina, ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Tromsø in coma farmacologico. L'altro compagno ha riportato ferite più lievi. Mentre gli altri due sono rimasti praticamente illesi.

Altri tre componenti del gruppo vicentino, invece, avevano deciso di restare in baita e lì hanno ricevuto il primo Sos lanciato dai compagni in escursione sul Kavringtinden e travolti dalla neve, nella regione del Nord-Troms.

I superstiti illesi - sulle loro identità vige ancora il massimo riserbo delle autorità norvegesi - e gli altri alpinisti del gruppo si trovano ora alloggiati in un hotel in attesa di poter rientrare in Italia. L'ambasciata italiana di Oslo sta dando loro supporto e si occupa di mantenere i contatti con le loro famiglie e le istituzioni nel Vicentino.

Solo sette mesi fa la tragedia sulla Marmolada: morirono 7 vicentini

L’escursionismo vicentino paga ancora a caro prezzo la grande passione per la montagna. Dopo la tragedia sulla Marmolada di sette mesi fa, con sette vittime su 11, un’altra valanga ha travolto un gruppo di cittadini berici in Norvegia, mèta popolare degli escursionisti, che in questo periodo registra la presenza anche di decine di italiani, amanti soprattutto dello scialpinismo.

Una vacanza in Norvegia finita in tragedia

Destino beffardo quello del gruppo vicentino: secondo quanto si è appreso, gli otto appassionati di montagna si trovavano nel Paese scandinavo da cinque giorni per quella che era una trasferta sognata da tempo e organizzata nei minimi dettagli. Avevano affittato una baita e sarebbero dovuti rientrare in aereo in Italia questa mattina.
La comitiva, capitanata da una guida alpina che a sua volta si era appoggiato ad un esperto della zona, ieri mattina era infatti all’ultima gita.

 

Suggerimenti