<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il Cremlino "frena" il Vaticano

Il cardinale Parolin sul no all'incontro tra Putin e il Papa: «Con Mosca momento difficile ma niente gelo».

Il cardinale vicentino Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
Il cardinale vicentino Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
Il cardinale vicentino Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano
Il cardinale vicentino Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano

«Gelo? Stiamo andando verso la primavera, verso l’estate, speriamo non si torni indietro» nei rapporti, «ma è un momento difficile, certo». Lo ha detto il segretario di stato vaticano, il cardinale vicentino Pietro
Parolin, rispondendo alle domande dei giornalisti sui rapporti tra il Vaticano e Mosca dopo l’intervista del Papa al Corriere della Sera in cui il pontefice ha offerto la sua disponibilità ad andare a Mosca per incontrare il presidente Vladmir Putin. La domanda, in particolare, era se sia tornato il gelo tra il Vaticano e Mosca. Il Cremlino, infatti, oggi ha puntualizzato che non c'è alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin.

La Chiesa ortodossa russa, inoltre, afferma che Papa Francesco, nell'intervista, «ha travisato la sua conversazione con il patriarca Kirill». «È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione  ha dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato russo in una nota, secondo quanto riporta la Tass. «Tali dichiarazioni difficilmente contribuiranno all'instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolica romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento». I colloqui dei leader delle due chiese avevano avuto luogo il 16 marzo con un collegamento video. Ma su quest'episodio il segretario di Stato vaticano risponde: «Non voglio entrare in queste questioni così delicate, meglio non fare commenti».

E alla domanda dei giornalisti  «Si tratta ora di ricucire una rete le cui maglie si sono allargate?», a margine di un evento nella sede della Comunità di Sant’Egidio. Parolin ha aggiunto: «Eh certo, da parte nostra c’è sempre stata questa volontà e tutti i passi che sono stati fatti sono sempre stati calibrati per non creare ulteriori divisioni, ulteriori tensioni perchè questa è la volontà sincera del Papa». Il cardinale vicentino ha poi aggiunto: «Io penso che a questo punto non ci sono altri passi da fare, si è offerta la disponibilità del Santo Padre di andare a Mosca, di incontrare personalmente il presidente Putin, aspettiamo che siano loro a reagire, a dirci che cosa vogliono. Più di così non credo che da parte del Santo Padre ci possa essere qualche ulteriore iniziativa da prendere».

Suggerimenti