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Valdagno

Albero bruciato al parco: c’è il ricorso per i danni

Dopo due anni e mezzo la cryptomeria japonica elegans finisce in tribunale. Dei 15 metri di albero monumentale che accoglievano chi saliva la scalinata centrale del parco La Favorita di Valdagno, oggi sono rimasti un tronco tagliato e un cartello annerito dalle fiamme. 
Una ferita aperta il 29 settembre 2019 proprio durante la festa che il circolo Legambiente Valle Agno aveva organizzato nell’area di viale Duca d’Aosta e che non solo non si è potuta rimarginare con nuovi germogli, ma non dà più alcun segno di vita. Quel giorno erano da poco passate le 17.30, quando i partecipanti alla manifestazione hanno visto fiamme avvolgere l’albero e un gruppetto di adolescenti scappare.
Uno di loro, immediatamente fermato, aveva riferito che alcuni suoi coetanei avevano incendiato una bomboletta spray dalla quale poi si sono originate le fiamme. Quello stesso giorno gli autori del gesto erano stati identificati. Una perdita del patrimonio arboreo cittadino che pochi mesi dopo eta stata quantificata in 13.326 euro grazie al parere di un tecnico esperto e della Cooperativa Il Cerchio che avevano depositato una perizia.
A questo punto la vicenda prende la strada del tribunale di Borgo Berga e si trasferisce davanti ad un giudice, visto che la Giunta ha autorizzato il sindaco a costituirsi in giudizio. Il presunto responsabile dell’incendio che ha incenerito l’albero monumentale si è opposto per questioni formali all’avviso di accertamento esecutivo emesso da Ica Srl, la società incaricata dal Comune di recuperare le somme dovute alle casse del municipio. Per il momento, quindi, la città potrebbe intervenire davanti al giudice per dar man forte a Ica, ma non è detto che nello stesso procedimento non avanzi da subito anche la richiesta di risarcimento danni.
In ogni caso, in questo processo o con un giudizio successivo, la domanda per ottenere il valore di quanto è stato perso con l’incendio verrà portata in aula. Pochi mesi dopo che le fiamme avevano avvolto l’esemplare sotto gli occhi attoniti dei tanti partecipanti all’evento organizzato nel parco da Legambiente si sperava che qualche parte fosse ancora viva.
Oggi le speranze sono svanite e la cryptomeria japonica elegans è data definitivamente per morta. L’esemplare era nell’elenco degli alberi monumentali che erano stati censiti dagli specialisti dei carabinieri forestali di Valdagno-Recoaro del Gruppo di Vicenza. Con i suoi 15 metri di altezza e 150 centimetri di diametro, la domenica di due anni fa al parco dovettero intervenire i vigili del fuoco per domare il rogo. «È doveroso che il Comune vada fino in fondo alla richiesta di risarcimento per i danni causati nel 2019 ad uno degli esemplari arborei di pregio del parco La Favorita - ha spiegato il sindaco Giancarlo Acerbi -. Il gesto vandalico è stato subito condannato e l’iter giudiziario ha avuto il suo corso. In simili situazioni servono anche segnali forti. Deve, infatti, essere chiaro che i beni pubblici sono di tutti noi e, quando qualcuno decide stupidamente di arrecarvi danno, non è giusto che i costi ricadano sull’intera comunità».

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Veronica Molinari

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