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Velo D'Astico

Il giallo delle mogli
sparite nel nulla
Si torna a scavare

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L'interno dell'ex porcilaia dell'allevatore di Velo d'Astico
L'interno dell'ex porcilaia dell'allevatore di Velo d'Astico
L'interno dell'ex porcilaia dell'allevatore di Velo d'Astico
L'interno dell'ex porcilaia dell'allevatore di Velo d'Astico

VELO D'ASTICO. A fine mese riprenderanno gli scavi nell’ex allevamento di maiali di Valerio Sperotto in via Velo di Sotto a Velo d’Astico. La settimana scorsa i militari del nucleo investigativo di Vicenza e l’archeologo del Labanof, Dominic Salsarola, hanno cominciato a mettere a punto la tabella di marcia per le nuove verifiche all’interno dell’ex porcilaia con l’obiettivo di recuperare altri resti umani dopo l’unghia dell’alluce di un piede con cui gli esperti sono riusciti a risalire (tramite le tracce del Dna) alla seconda moglie di Sperotto, Virginia Mihai, misteriosamente scomparsa nel 1999 senza lasciare più tracce di sé.

 

Scomparsa anticipata dal precedente allontanamento pure della prima moglie dell’ex facoltoso allevatore, Elena “Ivette” Zecchinato, sparita da Velo dieci anni prima.

 

Dopo il rinvenimento delle tracce della Mihai nell’ex allevamento di maiali il sostituto procuratore Hans Roderich Blattner ha ripreso in mano tutto il fascicolo relativo al "cold case" di Velo. 
 

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