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Area ex Ceccato Il piano di rilancio è fuori mercato

L’imponente facciata dell’ex Ceccato nella zona della rotatoria di AlteL’area retrostante la facciata dell’ex Ceccato in attesa di destinazione
L’imponente facciata dell’ex Ceccato nella zona della rotatoria di AlteL’area retrostante la facciata dell’ex Ceccato in attesa di destinazione
L’imponente facciata dell’ex Ceccato nella zona della rotatoria di AlteL’area retrostante la facciata dell’ex Ceccato in attesa di destinazione
L’imponente facciata dell’ex Ceccato nella zona della rotatoria di AlteL’area retrostante la facciata dell’ex Ceccato in attesa di destinazione

Un nuovo piano per l’area ex Ceccato Castelli che coinvolga anche Alte. Sono le intenzioni dell’Amministrazione comunale di Montecchio Maggiore riguardo il futuro della zona dove una volta sorgeva la storica fabbrica, area ancora in vendita all’asta per un importo di 1 milione 750 mila euro. La questione è stata discussa in consiglio comunale con una mozione presentata da Pierangelo Carretta di “Insieme x Montecchio” e poi sottoscritta dal resto della minoranza. «L'area ex Ceccato-Castelli ha una superficie di oltre 42 mila metri quadri ed è soggetta ad un piano integrato di riqualificazione - ha detto Carretta -. Nonostante i numerosi tentativi messi in campo dall'Istituto vendite giudiziarie, ad oggi, tutte le aste sono andate deserte. Perché il Comune non può pensare di acquistarla? Una volta che l’ente municipale sarà proprietario potrà davvero decidere cosa farne. Sarebbe un investimento importante per il futuro di Montecchio e per Alte Ceccato in particolare». Un’operazione che potrebbe essere fattibile per il costo in sé ma c’è da tenere conto che sull’area pesano anche le opere complementari, il cui valore si aggira sui 14 milioni di euro, che l’eventuale acquirente dovrà realizzare a seguito di una convenzione siglata oltre 10 anni fa con l'Amministrazione comunale. Un fardello, quello dei 14 milioni, che sembra mettere fuori mercato il piano di rilancio. Per questo, come ha confermato il sindaco Gianfranco Trapula, «il nostro intento è dare mandato ad un esperto per esaminare tutto il quadro generale e capire cosa potrà essere realizzato in maniera concreta nella ex Ceccato coinvolgendo anche Alte». Caretta ha anche avanzato un’altra idea. «Anni fa addirittura si parlava di un accordo con l’università di Vicenza per creare un polo tecnologico vista la presenza di numerose aziende metalmeccaniche. Perché non pensare di riannodare quei fili?». Il sindaco Trapula ha rivelato che il Comune aveva intenzione di acquistare l’area e ha spiegato che la giunta ha incontrato più volte il liquidatore proprio per cercare un accordo. «L’ultimo incontro si è svolto pochi giorni fa - ha aggiunto - e ci ha chiarito che non possiamo trattare direttamente con il giudice e che dovremo partecipare all’asta pubblica». Un’azione decisamente complessa, come ha evidenziato l’assessore al bilancio Loris Crocco, dal momento che il Comune dovrebbe iniziare un iter burocratico con diverse delibere «che però agevolerebbero un eventuale concorrente perché vedrebbe quanto intendiamo spendere e potrebbe giocare al rialzo». L’assessore all’urbanistica, Claudio Meggiolaro, ha ripercorso tutta la storia recente dell’area, con i diversi e numerosi passaggi di proprietà, mentre il presidente del consiglio comunale Gianluca Peripoli, ha spiegato che la precedente Amministrazione era in pratica riuscita a far in modo che alcuni privati interessati acquisissero l’area ma tutta l’operazione si era poi arenata. «Il Comune non può trasformarsi in un’agenzia immobiliare - ha proseguito Trapula - ma grazie al piano potremo vigilare comunque». Piano che scadrà nel 2022 e che prevede la realizzazione di tutta una serie di opere che riguardano strade e viabilità, marciapiedi e spazi per parcheggi residenziali, verde attrezzato e pubblica illuminazione oltre alla conservazione della facciata storica della azienda. «Siamo disposti a rivedere sia le volumetrie che gli oneri per l’ex Ceccato e a crearne uno nuovo già prima della scadenza - - ha aggiunto -. Progetto che tenga conto delle esigenze del privato e anche quelle del pubblico». Numerosi gli interventi dei consiglieri e la mozione, dopo esser stata modificata in alcuni passaggi, è stata approvata all’unanimità con Claudio Beschin della lista “Trapula sindaco” che ha votato contrario. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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