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Il 17enne morto annegato

Il lago di Lavarone ha restituito il corpo di Willy. Ora Lonigo lo piange

Willy N'guettia, lo scout diciassettenne dell'Agesci di Lonigo, annegato nel lago di Lavarone
Willy N'guettia, lo scout diciassettenne dell'Agesci di Lonigo, annegato nel lago di Lavarone
Willy N'guettia, lo scout diciassettenne dell'Agesci di Lonigo, annegato nel lago di Lavarone
Willy N'guettia, lo scout diciassettenne dell'Agesci di Lonigo, annegato nel lago di Lavarone

Il lago di Lavarone ha restituito il corpo senza vita di Willy N'guettia, lo scout diciassettenne dell'Agesci di Lonigo affogato martedì. Il ritrovamento è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 14.30, dopo quasi due giorni di ricerche. Il dramma risale a martedì, quando, a metà pomeriggio,  il giovane originario della Costa d'Avorio ma residente a Lonigo che era a Lavarone con un gruppo scout, si era tuffato da un pedalò senza più riemergere. Il fratello, disperato, aveva riferito che non sapeva nuotare. 

Don Matteo Nicoletti, il sacerdote che accompagnava gli scout nel campo dei ragazzi più piccoli e il capo dell'Agesci leonicena Greta Gottardo rompono lo stretto riserbo mantenuto durante le estenuanti operazioni di ricerca del corpo e manifestano il loro dolore. «Preghiamo per l'anima buona di Willy - affermano - e ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato in questo drammatico frangente, le amministrazioni comunali di Lavarone e di Lonigo, i vari enti e associazioni impegnati nelle operazioni di recupero e tutte le persone che a vario titolo ci hanno manifestato vicinanza e solidarietà». Gli scout del gruppo di minorenni che erano accampati poco lontano dal luogo della disgrazia sono tornati nelle loro case nel pomeriggio di mercoledì, interrompendo nel peggiore dei modi un soggiorno che doveva essere di relax e di divertimento e che si è trasformato in un incubo. Anche la compagnia formata da una decina di scout più grandi che stavano compiendo una route sulle Dolomiti, assieme ai quali si trovavano Willy e il fratello, di un anno più grande, è rientrata a Lonigo con il suo carico di angoscia. «I ragazzi - racconta la madre di una diciannovenne che faceva parte della comitiva - hanno trascorso la notte di martedì in un accampamento messo a disposizione dalla Croce Rossa. Erano tutti molto scossi e sono stati assistiti da una apposita équipe della fondazione Psicologi per il popolo. Willy faceva parte da poco del gruppo di escursionisti più grandi, formatosi un paio d'anni fa e rimasto inattivo a causa del lockdown. Questa in Trentino era la prima uscita dopo una lunga attesa».

Medesimi sentimenti esprime Chiara Ballan, consigliere comunale di maggioranza, per molti anni componente attivo del gruppo scout Agesci di Lonigo «Un'avventura non deve finire così - dichiara -. Il soggiorno al campo si deve concludere davanti il fuoco del bivacco, raccontandosi i momenti più entusiasmanti dell'esperienza vissuta assieme. Appresa la notizia, sono stata presa dallo sgomento, perché anche io con il gruppo scout Agesci di Lonigo ho vissuto numerose avventure. Pur non essendo più parte attiva del gruppo, mi sono sentita partecipe delle emozioni scaturite dall'evento. Con la preghiera ho cercato di essere vicina a Willy, alla sua famiglia, ai ragazzi presenti al campo con i loro capi e a tutto il gruppo del Lonigo I».

I funerali del giovane Willy N'guettia si terranno domani mattina alle dieci nel duomo di Lonigo.

Lino Zonin

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