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Consigli per le vacanze
Montagna più giorni
Sì al mare: mai al sole

L’arrivo di un bimbo è un evento che riempie di gioia e felicità, ma suscita anche delle preoccupazioni. Specialmente nei mesi più caldi come questi e soprattutto nelle mamme alle prime armi.

La società italiana di neonatologia mette sul piatto un bel po’ di consigli. Partiamo dalle destinazioni vacanziere. Mare e montagna non sono tabù. È vero, il neonato è piuttosto inadeguato a far fronte alle temperature che si discostano troppo da quella del benessere termico, è vulnerabile in caso di temperature elevate e fortemente a rischio di disidratazione, ma ciò non significa che per le vacanze estive non ci si possa trasferire in una località di mare con un bebè. L’importante è garantirgli le condizioni climatiche più adatte, non esponendolo mai direttamente ai raggi solari, avendo cura di farlo stare in ambienti temperati e ventilati e uscendo solo nelle ore più fresche ovvero al primo mattino e nel tardo pomeriggio/sera. In montagna le temperature d’estate sono generalmente più miti che in città, dunque assolutamente idonee ad una vacanza con un piccolo di poche settimane. Sono sconsigliabili solo le altezze elevate (superiori a 2000 metri) ed è preferibile che non si tratti di periodi così brevi (ad esempio un weekend) da non permettere quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica. Tornando al mare, un altro falso mito da sfatare è che il neonato debba essere molto coperto. È bene che il neonato non venga esposto direttamente ai raggi solari, specie quando il sole è più vicino allo zenit, ma nelle ore più temperate il piccolo va coperto con indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti. In occasione delle passeggiate, un cappellino chiaro a falda ampia lo proteggerà da eventuali congiuntiviti da esposizione solare. Proprio in virtù del fatto che la miglior prevenzione delle scottature e dell’eritema è una scarsa e mai diretta esposizione solare del neonato, non è necessario utilizzare creme protettive.

Nelle prime settimane di vita è sconsigliato far fare ai bambini il bagno in piscina o nel mare poiché raramente la temperatura del mare e la composizione (prodotti clorati) e la contaminazione dell’acqua delle piscine sono idonee ad immergervi i neonati. Peraltro è spesso ancora presente il residuo del moncone ombelicale o una piccola area non epitelizzata, che potrebbero infettarsi. Con il caldo estivo molti ritengono erroneamente che il neonato debba bere acqua. In realtà questa teoria è falsa poiché una corretta dieta lattea, sempre preferibile se attuata con latte materno, essendo ad elevato contenuto idrico soddisfa i fabbisogni non solo calorici, ma anche di liquidi necessari a mantenere un adeguato equilibrio idroelettrolitico.

Gli ultimi due suggerimenti dati dalla società italiana di neonatologia riguardano le punture di insetti, alle quali bisogna fare molta attenzione (si proteggano culle, carrozzine e finestre con zanzariere, da evitare invece prodotti repellenti da spruzzare sulla cute e fornelletti vari) e l’uso dei farmaci, mai da somministrare senza il parere del pediatra. M.B.

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