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Le reazioni

La lista Cicero si "rompe" dopo l'accordo con Rucco. «Non ci stiamo»

I due candidati consiglieri comunali Pigato e Lolli prendono le distanze. «I nostri elettori confusi e sconcertati dalla conversione: non ci è stato chiesto un parere»
Alessandra Lolli, Nico Pigato e Claudio Cicero sette giorni fa
Alessandra Lolli, Nico Pigato e Claudio Cicero sette giorni fa
Alessandra Lolli, Nico Pigato e Claudio Cicero sette giorni fa
Alessandra Lolli, Nico Pigato e Claudio Cicero sette giorni fa

Qualcosa in pentola bolliva. E già nella giornata di sabato - quando ancora non era stata annunciata la conferenza stampa - si percepivano già i primi malumori. «Non ci possiamo credere...». Non è un caso dunque che il tempo di reazione sia stato praticamente immediato. Alle 11.45 Claudio Cicero e Francesco Rucco si sono presentati in piazza dei Signori per annunciare l'apparentamento e alle 12.53 nella casella mail è arrivata la nota firmata da Nico Pigato e Alessandra Lolli con la presa di distanza; sono stati il primo e la terza più votata della lista Impegno a 360 gradi alle elezioni del 14-15 maggio, rispettivamente con 97 e 38 voti. Ma non è tanto il risultato dei due a fare la differenza nella notizia della frattura. A pesare notevolmente - nella rottura della lista del Signori degli anelli - è la firma di Nico Pigato, già consigliere comunale nella legislatura 2008-2013, e da sempre spalla di Cicero. Pigato, proprio dopo una lunga assenza da sala Bernarda, aveva deciso di rimettersi in gioco perché «Cicero è un amico carissimo» e perché «è una delle persone più oneste che io conosca». Ecco perché il suo distacco fa più rumore di tanti altri con una frase che lascia trasparire tutta la sua amarezza, anche a livello umano: «Ringrazio le 97 persone che mi hanno votato e chiedo loro eventualmente scusa per aver descritto una situazione che si è alla fine rivelata lontana dalla realtà». C'è poi l'aspetto politico. Che è sottolineato nella nota inviata assieme ad Alessandra Lolli, ex consigliera comunale della maggioranza di Rucco. «Per tutto il corso della recente campagna elettorale - si legge - Claudio Cicero ha espresso in ogni occasione con convinzione assoluta e spesso con veemenza un giudizio totalmente negativo sull'amministrazione uscente e soprattutto sul sindaco. Non ricordiamo un solo parere benevolo, né una pur minima concessione di attenuanti». Per questo motivo, scrivono «crediamo che i nostri elettori si sentano quantomeno confusi e sconcertati assistendo, nel breve volgere di pochi giorni, ad una miracolosa conversione questa volta non a 360, ma a 180 gradi, decisa poi senza aver chiesto almeno un parere ai componenti della lista». Secondo Lolli e Pigato «tra i candidati del gruppo che ha sostenuto Claudio Cicero ci sono persone che hanno posto fin dall'inizio in modo molto chiaro come condizione necessaria alla loro partecipazione la garanzia che non ci sarebbe mai stata alcuna forma di collaborazione con Francesco Rucco. Queste stesse persone si sono sentite continuamente rincuorate dal loro candidato sindaco, che, a titolo di esempio, durante l'incontro pubblico sulla Tav tenutosi mercoledì 10 maggio nella sede di Confartigianato, alla precisa domanda di uno dei presenti sulla posizione della lista in caso di ballottaggio, ha risposto con assoluta chiarezza: "Con Rucco, mai!". Queste stesse persone dichiarano oggi il loro netto dissenso su questo inatteso "nuovo corso"». E concludono: «Cinque anni fa Claudio Cicero ha sostenuto in modo determinante Francesco Rucco nella sua elezione a sindaco, ritrovandosi qualche mese dopo sollevato dai suo incarichi e trattato di lì in poi come persona sgradita. In molte occasioni ha avuto modo di definire quella sua scelta come "il più grave errore della mia vita". Oggi, dopo settimane in cui ha descritto Francesco Rucco in termini totalmente negativi, decide di sostenerlo nuovamente e con entusiasmo. Chi ci legge potrà sicuramente trarre da questo qualche conclusione».

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