Ancora un podio, stavolta più alto del bronzo conseguito l’anno scorso al Circo di Montecarlo, è quello conquistato della coppia di circensi, vicentino lui e padovana lei, premiati al Circo stabile di Budapest, dove si sono svolte le finali di uno dei più blasonati concorsi circensi internazionali. Il secondo premio è andato a Elisa Cussadie-Triberti, 36 anni di Tombolo (Padova), al suo coach e marito, Alessio Fochesato 46 anni di Vicenza, e ai loro pappagalli.
Da Vicenza ai premi internazionali
Una coppia nata nel circo, che condivide appunto l’amore per i pappagalli: «Con atteggiamenti diversi, ma un amore ricambiato in egual misura tra tutti noi» sono le loro parole. Un gruppo affiatato che ha spiccato il volo sulle maggiori piste circensi internazionali: «Chi vive di circo - sottolinea Alessio - non fa distinzione tra ciò che è esperienza famigliare e vita sotto lo chapiteau», cioè il tendone.
Ora il nuovo premio, con tanto di piccolo fraintendimento: complice la difficoltà della lingua ungherese, Elisa era uscita dalla pista dopo la premiazione pensando di aver conquistato il terzo posto: è stato il marito, dopo averla raggiunta, a complimentarsi con lei per l’argento appena vinto.
Se alla coppia rimane la piena soddisfazione, ai loro pennuti colorati e gracidanti spetta una manciata di semi che sgranocchiano con grande avidità, scambiando qualche bacetto con il becco con Elisa e Alessio. «Momenti, questi, che sono un vortice di emozioni tra passato, presente e futuro», aggiunge radioso Alessio, nato alle porte di Vicenza in via Carpaneda, dove risiede ancora il padre Giuseppe con l’azienda agricola Fochesato.
La carriera di Alessio Fochesato
È da qui che è partita la carriera circense di Alessio, che avrebbe dovuto diventare un elettricista, se non si fosse lasciato prendere dalla passione verso gli animali. Ad avere la meglio sono stati proprio loro, prima un pony, poi le foche, i lama e qualche anno dopo i pappagalli, fino a diventare uno dei massimi ammaestratori mondiali di questi pennuti colorati. Prima da solo in pista, poi con l’arrivo dell’amore, un affiatamento di coppia che traspare in ogni loro numero: «Avevamo avuto l’impressione che saremmo saliti sul podio anche stavolta -aggiungono i due artisti- vedendo l’entusiasmo del pubblico e della giuria, per l’originalità del numero con una novità assoluta mondiale: il volo libero con passaggio attraverso le braccia di sei ballerine di una coppia di pappagalli».
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Ma la standing ovation l’hanno ricevuta una volta ancora, non appena si è alzata in volo libero sopra le teste del pubblico, nel circo stabile più famoso d’Europa, una squadriglia di grandi pappagalli, tra cui una coppia unica in Europa di rarissimi pappagalli blu.
Verso nuovi successi
Adesso cosa vi resta da vincere? «Veniamo entrambi dal basso - la loro risposta -, ci onorano queste vittorie, ma che sia un grande o piccolo circo, l’importante è poter stare in pista. Il premio più ambito è sempre quello che ci viene dall’empatia con i nostri animali, che non addestriamo e fanno solo ciò che spontaneamente fanno in natura. Noi aggiungiamo della musica e delle luci, il resto è puro divertimento e passione tra noi e gli animali».
Per chi li volesse vedere, fino a novembre loro saranno ospiti del Circo nazionale viaggiante ungherese, altra istituzione circense internazionale.
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