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La conferenza stampa

Zaia: «Gli assembramenti ci porteranno in fascia arancione. Imbarazzanti le foto delle piazze piene: pronti a intervenire»

Zaia punto stampa 9 novembre

Luca Zaia torna in diretta oggi, lunedì 9 novembre, alle 12.30 per il punto sull'emergenza Covid. Alla luce degli ultimi dati il Veneto potrebbe essere in bilico e la zona gialla a rischio. C'è attesa per la riunione in programma nel pomeriggio tra il Comitato tecnico scientifico e la cabina di regia che potrebbe portare a cambiamenti nella mappa tricolore.

 

LA DIRETTA

 

TENDE FUORI DAGLI OSPEDALI. «La crescita c'è, sia dal punto di vista dei ricoveri che delle terapie intensive; non è esponenziale ma c'è, inutile negarlo. Siamo pronti con gli allestimenti, le nostre mille terapie intensive ci sono, il vero problema è il personale. Installeremo tende riscaldate fuori dagli ospedali in caso di necessità estrema. Noi ci prepariamo al peggio, naturalmente essendo ottimisti e sperando che non servano. Saranno strutture esterne, riscaldate, davanti ai nosocomi, che potranno essere utilizzate per i triage, per le prime cure ai pazienti problematici, in attesa della presa in carico dei malati, non c’è nulla di scandaloso».

 

GLI ASSEMBRAMENTI CI PORTERANNO IN FASCIA ARANICONE. «Sappiamo che a livello ospedaliero lo possiamo gestire se fuori il cittadino ci dà una mano. Sono imbarazzanti le foto viste in questo ultimo fine settimana delle piazze strapiene di gente, delle scampagnate. Sembra che si viva come non si fosse un domani. Qui per colpa di pochi tutti rischiamo di rimetterci. Non è che se si rinuncia ad una domenica di spritz, alla castagnata cade il mondo. Se noi dovessimo guardare al sistema ospedaliero siamo in zona gialla senza problemi, ma guardando ad altre situazioni non sono mica così sicuro. E poi non lamentatevi delle barelle nei corridoi perché c'è un limite nella gestione degli ospedali e delle risorse. Non devo insegnare a nessuno, abbiamo un sistema sanitario che tiene, ma ha un limite, non è infinito». 

«Se c’è il rischio che questi assembramenti ci portino in fascia arancione ? Assolutamente sì» ha risposto ai cronisti Zaia. «Ci sono due temi da guardare con attenzione per non cambiare di fascia: quello degli ospedali e quello del distanziamento sociale. Il tema sanitario lo gestiamo in questa fase, ciò su cui dobbiamo lavorare è il rispetto del distanziamento sociale»

 

RESTRIZIONI IN ARRIVO? «L'appello che faccio è di essere parte della squadra, quella che combatte il coronavirus. Chiederemo la collaborazione a tutte le amministrazioni: non possiamo pensare che il fine settimana diventi occasione di diffusione del virus. Affronteremo questa partita anche con nuovi provvedimenti se necessario. Per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno, come si dice. Il sacrificio che stanno facendo gli imprenditori chiusi, oramai è percepito come problema loro, questo non va bene»

 

TEST RAPIDI IN DATO TAMPONI. «Da domani il Veneto inserirà anche i test rapidi nel numero dei tamponi per il Covid -
attualmente comprende solo i molecolari - perché sono migliaia ogni giorno, altrimenti il dato ci penalizza rispetto ai positivi». Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia. In Veneto, mediamente, vengono effettuati circa 20.000 tamponi molecolari al giorno, e circa 10.000 test rapidi.

 

A BREVE LA NOSTRA APP "ZERO COVID VENETO". La Regione Veneto attiverà a breve una propria app che consentirà di seguire la remoto lo stato di salute dei malati Covid, o dei soggetti positivi, in isolamento a casa.. Si chiamerà "Zero Covid Veneto". «Da domani - ha annunciato Zaia - saremo in Consiglio regionale per lavorare sui problemi normativi relativi alla privacy, dopodiché potremmo chiedere ai cittadini di scaricare volontariamente la app per essere seguiti da remoto. Questa non traccia niente, consente solo di seguire i malati a distanza, e non è in contrapposizione con Immuni, smettiamola con questa storia. Chi vuol scarica Immuni lo faccia pure». Per lanciare la nuova applicazione, che tratta dati sanitari, quindi sensibili, il Garante ha confermato alla Regione che era però necessario un passaggio normativo, «altrimenti - ha spiegato Zaia - c’era il rischio di violazione della privacy».

 

MINACCE DI MORTE. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno espresso solidarietà, dai politici ai tantissimi cittadini che mi hanno scritto. Ovvio che le minacce, e ne ricevo parecchie, non ci fermano»

 

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