<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Emergenza Covid

Altre cinque Regioni in zona arancione. Non c'è il Veneto

Il ministro Speranza ha firmato le ordinanze

AGGIORNAMENTO ORE 21. Altre cinque regioni arancioni, la provincia di Bolzano rossa e un approfondimento nelle prossime ore sulla Campania, che potrebbe seguire la Lombardia e il Piemonte e diventare rossa. La cabina di regia del ministero della Salute aggiorna il monitoraggio sulla situazione epidemiologica in Italia e il ministro Roberto Speranza firma le ordinanze con cui Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria e la provincia di Bolzano finiscono in una fascia diversa e con maggiori restrizioni rispetto ad una settimana fa. «La situazione continua a peggiorare - dice il direttore del Dipartimento di prevenzione del ministero Gianni Rezza - e giustifica l’adozione di interventi più restrittivi».

 

Leggi anche
Covid: Veneto mantiene fascia gialla. Zaia: «Uno stimolo a fare di più»

 

Il Veneto rimane in zona gialla. «Dobbiamo continuare a lavorare "pancia a terra", perchè restare in fascia gialla non è un gioco a premi e tantomeno giustifica comportamenti incompatibili con la tragedia del Covid». Lo dice il governatore Luca Zaia

 

La mappa dell'Italia al momento diventa la seguente:

Zona rossa: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria, Provincia di Bolzano
Zona arancione: Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Puglia, Sicilia
Zona gialla: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia di Trento, Sardegna, Toscana, Veneto.

 

ORE 18.30 - Il Veneto rimane in zona gialla? «Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l’esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni - Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana - nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì». Lo ha dichiarato il Presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio.

A questo punto il Veneto dovrebbe rimanere ancora in zona gialla. Non è da escludere però che nei prossimi giorni possa essere lo stesso governatore Luca Zaia ad adottare ulteriori restrizioni, mirate soprattutto ad evitare assembramenti nel fine settimana, come da lui stesso annunciato oggi. 

 

ORE 8 È in programma alle 15 la riunione tra il Comitato tecnico scientifico e la cabina di regia per l'emergenza Covid. E le anticipazioni sul rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sembrano preludere a cambiamenti nella mappa tricolore.

L’Alto Adige, intanto, gioca d’anticipo e si autoproclama zona rossaCampania, Veneto e Toscana rischiano invece di cambiare status  - in arancione o  persino direttamente in rosso - al termine di un fine settimana che in alcune città ha visto le strade dello shopping e della movida prese d’assalto, in molti senza mascherine. Un migliaio le persone multate in tutta Italia, anche locali aperti in violazione delle norme. Nuovi focolai nelle Rsa. In Toscana positivo un anziano su 10.

 

Leggi anche
L’Ordine dei medici: «Dati preoccupanti, necessario lockdown totale in tutta Italia»

 

«Abbiamo oltre 1.500 persone ricoverate e almeno 200 in terapia intensiva, sono dati importanti, non abbiamo i picchi di marzo ma è pur vero che l’allerta sanitaria c’è ed è giusto prendere le cose per il verso giusto. È inutile fare i negazionisti», ha detto stamattina il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a RaiNews24

Il Veneto in zona arancione? «Io non contesto nulla, la salute viene prima di tutto, ho qualche perplessità che qualcuno possa pensare che esiste un ufficio dove si mettono insieme i 21 parametri e si decide il colore della Regione», ha aggiunto Zaia. «Nel Veneto vedo la necessità di garantire sugli assembramenti, è stato un fine settimana complicato, evidentemente c’è qualcuno che pensa che non ci sia un problema. Ho l’impressione che qualcuno non si renda conto che ci sono gli ospedali e un sistema sanitario in crisi - ha evidenziato - qualcuno che vive un’altra realtà. La stragrande maggioranza dei cittadini in Veneto si comporta in maniera rispettosa, ma c’è ancora qualche negazionista, qualcuno che non indossa la mascherina e questi sono temi che incidono sulla diffusione del virus».

 

Zaia sarà in diretta anche sul nostro sito a partire dalle 12.30 per la conferenza stampa quotidiana.

Suggerimenti