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La polemica

Caso tamponi, la Regione: «Farmacie impreparate? Le abbiamo avvisate per tempo»

Dopo che le farmacie venete hanno denunciato ritardi della Regione e possibili difficoltà per l'esecuzione dei tamponi di fine quarantena (ora concessi anche in farmacia), arriva da Venezia una nota che rispedisce la questione al mittente.

«Il 18 gennaio scorso», si legge, «la Direzione Farmaci della Regione del Veneto ha incontrato i rappresentanti delle tre Associazioni delle Farmacie (Federfarma, Farmacie Unite, Assofarm) e ha raccolto le rispettive disponibilità ad ampliare la loro attività di testing anche nei confronti dei pazienti che chiudono l’isolamento e ai contatti scolastici, informandole che la Regione avrebbe finanziato con fondi propri tali prestazioni. Rispetto alla possibilità di effettuare la chiusura dell’isolamento in Farmacia, la Direzione ha altresì comunicato nella stessa riunione che si era in attesa di una risposta da parte del Ministero, risposta che è arrivata positiva solo venerdì in tarda serata. Sabato mattina le Associazioni sono state prontamente informate della importante novità per i cittadini, e il Presidente ha pubblicamente ringraziato le Farmacie – con messaggio vocale a loro diretto - per la loro disponibilità ad attivarsi prontamente alle nuove indicazioni».

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«Nel fine settimana - prosegue la nota - gli Uffici regionali e Azienda Zero hanno lavorato per modificare la piattaforma che, già oggi lunedì 24 gennaio in mattinata, è stata adeguata alle nuove esigenze. Sempre in mattinata sono state diramate indicazioni precise da parte degli Uffici regionali sulle categorie di pazienti che potranno recarsi in farmacia ed eseguire gratuitamente i tamponi che prima dovevano pagare o eseguire soltanto nelle Aziende Sanitarie con lunghe attese».

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