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L'emergenza

Coronavirus, Pfizer da lunedì taglia le forniture dei vaccini. Arcuri: «Pronti ad azioni legali»

Consegne ella Pfizer ridotte del 29 %, taglio che riguarda tutti i Paesi europei
Consegne ella Pfizer ridotte del 29 %, taglio che riguarda tutti i Paesi europei
Consegne ella Pfizer ridotte del 29 %, taglio che riguarda tutti i Paesi europei
Consegne ella Pfizer ridotte del 29 %, taglio che riguarda tutti i Paesi europei

Allarme sulle nuove dosi attese di vaccino Pfizer in Italia come in tutta Europa. «Alle 15,38 di ieri, venerdì 15 gennaio - fa sapere il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri - la Pfizer ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane. Non solo: ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura». La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura. 

Nel frattempo sono in esaurimento in diverse regioni le dosi a disposizione dei vari ospedali per le prime somministrazioni del vaccino Pfizer (sono arrivate a quota un milione) e, per i richiami già programmati, attualmente si utilizza la riserva del 30%.

Arcuri ha spiegato: «Preso atto della gravità della comunicazione nonché della sua incredibile tempistica, ho inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprimo il disappunto e indico le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture, chiedendo l'immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese. Riservandomi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi». Il commissario per l'emergenza auspica di non essere costretto «a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani».

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiede a Pfizer di «rispettare il calendario» e dice di aver ricevuto assicurazioni. Ma ricorda anche che i «contratti paralleli a quello con l’Ue sono vietati».

«Credo che il 29 gennaio Ema potrà approvare il vaccino AstraZeneca, anche se ha un’efficacia inferiore rispetto agli altri». Lo ha detto il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, parlando ieri alla conferenza stampa della Regione Veneto sull'emergenza Covid. «Con l’autorizzazione del terzo vaccino per l’Ue», quello di AstraZeneca, che si spera arrivi a fine mese, «dovremmo avere un miliardo di dosi disponibile per l’Unione». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Prima che il colosso farmaceutico Pfizer decidesse di consegnare all’Italia e all'Europa circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto a quanto pianificato in precedenza, Arcuri aveva spiegato che con il possibile aumento di dosi a disposizione, a cominciare da quelli di Moderna, in attesa che il vaccino Astrazeneca sia approvato dall'Ema a fine gennaio, sarebbe stato «possibile anticipare le somministrazioni anche ad altre categorie» dopo gli over 80. 

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