Il Canal Grande si è improvvisamente tinto di rosso e verde ieri pomeriggio (19 aprile) a Venezia. Si tratterebbe di un'azione di Extinction Rebellion, non organizzata però dai veneziani che aderiscono al gruppo ambientalista.
La polizia, infatti, ha bloccato due turisti francesi, ritenuti coinvolti nell'azione, che potrebbe essere anche essere dovuta al richiamo mediatico che in queste ore è esercitato dalla Biennale d'Arte.
Il colorante - non si sa ancora se innocuo o meno - è stato versato in acqua da un vaporetto della linea 1, proveniente dalla fermata del Giglio e diretto verso l'Accademia, dove è stato fatto fermare dalla polizia.
Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha condannato il gesto in un post sui social: «Esprimo una decisa condanna per l’azione intrapresa nel pomeriggio da alcuni attivisti per il clima che hanno preso di mira, nuovamente, la nostra bellissima città, versando nel Canal Grande di Venezia una sostanza colorante che ha tinto l’acqua di verde e di rosso», ha scritto allegando un video.
«Venezia ha una tale visibilità, in particolare in questi giorni, che gesti come questi potrebbero diventare la vetrina per azioni simili.
Venezia va difesa e tutela, non oltraggiata. E le occasioni di dialogo, anche sul clima ed i suoi cambiamenti, sono molte.
Un ringraziamento agli agenti di Polizia, che, intervenuti subito, hanno bloccato i due turisti francesi, ritenuti coinvolti nell'azione.»
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Ultimo blitz a dicembre
Non è la prima volta che accade. Nel dicembre scorso alcuni attivisti di Extinction Rebellion avevano versato fuoresceina nel Canal Grande colorandolo di verde. Contemporaneamente, lo stesso gruppo ha manifestato a Roma, colorando di verde il Tevere, a Bologna e a Torino colorando il Po.
Ma Venezia sembra essere la «vittima» preferita per i blitz degli ambientalisti, sempre nel dicembre scorso Ultima Generazione a prendere di mira la Basilica di San Marco con un lancio di fango liquido misto a cioccolato.
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