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Orrore in Bangladesh

Strage dell'Isis
20 morti, 9 italiani
Salvo un veneto

Un commando islamista ha attaccato un caffè a Dacca. ANSA
Un commando islamista ha attaccato un caffè a Dacca. ANSA
Dacca, le nove vittime italiane

DACCA (Bangladesh). ore 17.59 Anche un cittadino americano tra le vittime. Tra le vittime della strage di Dacca, in Bangladesh, vi è anche un cittadino americano, secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato Usa.

 

ore 17.54 Il commando era composto da 5 terroristi: l'Isis pubblica le FOTO 

 

ore 17.48 Isis: volevamo uccidere stranieri "crociati". «Volevamo uccidere gli stranieri dei "Paesi crociati" a Dacca». È la rivendicazione del massacro in Bangladesh fatta dall’Isis e costato la vita a 20 ostaggi. 

 

Nell’assalto all’Holey Artisan Bakery cafe di Dacca, i «combattenti» hanno identificato e rilasciato i musulmani, mentre tutti gli altri ostaggi sono stati uccisi. Lo annuncia l’agenzia Amaq, megafono dell’Isis, secondo quanto riferisce il Site.

 

ore 16.42 Sette giapponesi tra le vittime. Ci sono sette giapponesi tra le vittime di Dacca, cinque uomini e due donne. Lo annunciano le autorità di Tokyo.

 

ore 16.22 Un italiano ancora disperso. Un cittadino italiano manca ancora all’appello dopo l’attentato in Bangladesh. «Per ora non risulta tra i cadaveri identificati all’obitorio militare di Dacca», ha riferito il ministro Paolo Gentiloni. «Le vittime sono una ventina e questa persona non c’è. Può essere che sia tra i feriti o che sia irreperibile. Ci lavoreremo. Siamo in contatto con i familiari».

 

ore 15.30 Farnesina, i nomi delle 9 vittime. La Farnesina informa che i connazionali deceduti nell’attacco terroristico di questa notte a Dacca sono Adele Puglisi, Marco Tondai, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli, Cristian RossiClaudio Cappelli e Simona Monti.

 

ore 15.25 Gentiloni: 9 vittime italiane accertate. «Sono nove le vittime italiane accertate finora». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

 

ore 15.07 Fonti, i nomi di alcune vittime italiane. Questi i nomi di alcune delle vittime italiane in Bangladesh, secondo notizie non ancora confermate ufficialmente: Nadia Benedetti, imprenditrice tessile, di Viterbo; Cristian Rossi, di 47 anni, manager, di Feletto Umberto (Udine); Marco Tondat, imprenditore tessile, di Cordovado (Pordenone); Adele Puglisi, imprenditrice, della provincia di Catania; Claudia D’Antona, di Torino; Simona Monte, di 33 anni, di Magliano Sabina (Rieti).

 

ore 15. Sopravvissuto un veronese. Sopravvissuto tra gli italiani un giovane veronese, Jacopo Bioni, di 34 anni. In Bangladesh da pochi mesi, stava lavorando in cucina e quando ha sentito urla e spari è riuscito a fuggire salendo sul tetto per poi raggiungere altri edifici vicini. 

 

ore 13.59 Un friulano tra le vittime. C'è anche un imprenditore friulano tra le vittime dell'attentato di Dacca. La conferma ufficiale non è ancora arrivata, ma a Feletto Umberto (Udine) dove l'uomo abitava con la famiglia, la notizia si è diffusa questa mattina. Cristian Rossi, 47 anni, imprenditore, sposato e padre di due gemelline di 3 anni, era stato manager alla Bernardi. Dopo alcuni anni si era messo in proprio nel settore tessile ed era in Bangladesh per motivi di lavoro.

 

ore 12.56 Renzi: «L'Italia piange i connazionali uccisi a Dacca» «L’Italia tutta insieme, tutta unita, piange i nostri connazionali uccisi a #Dacca. I nostri valori sono più forti dell’odio e del terrore». Lo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi. 

 

ore 12.54 Italia-Germania, azzurri stasera con il lutto al braccio. La Nazionale azzurra di calcio giocherà con il lutto al braccio questa sera contro la Germania per commemorare le vittime italiane della strage terroristica di Dacca. Lo apprende l’Ansa. La Federcalcio ha presentato formale richiesta di autorizzazione all’Uefa, che l’ha concessa.

 

ore 12.42 Renzi, notizie ufficiali prima alle famiglie delle vittime. «Abbiamo seguito tutta la notte gli eventi sperando in esiti diversi. Ora un velivolo della presidenza è in volo» verso Dacca. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione sull’attacco terroristico in Bangladesh. Le «notizie ufficiali» verranno date prima alle famiglie delle vittime.

 

ore 12.38 Renzi, l'Italia non arretra davanti al terrore. «Davanti alla tragedia dell’estremismo radicale, credo sia il momento in cui l’Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione. Piangiamo lacrime di solidarietà e cordoglio, ma è anche il momento di lanciare un messaggio di determinazione: l’Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana, siamo colpiti ma non piegati». Lo afferma il premier Matteo Renzi.

 

ore 11.53 Farnesina: 11 italiani nel locale, uno fuggito. A quanto si apprende da fonti della Farnesina, all’Unita di crisi risulta che gli italiani a cena nel locale di Dacca erano 11, tra cui anche Gianni Boschetti, che come è noto è riuscito a gettarsi fuori dal ristorante e a mettersi in salvo.

 

ore 11.05 Nel caffè c'erano una decina di italiani. Dentro all’Holey Artisan Bakery di Dacca al momento dell’attacco dei jihadisti c’erano una decina di italiani. Lo ha detto all’Ansa Gianni Boschetti, un connazionale che si trovava sul posto ma che è riuscito a fuggire nelle prime fasi dell’attacco. «C’erano due tavoli - racconta - uno al quale ero seduto con mia moglie e un cliente, e un altro con altre sette-otto persone».

 

ore 10.55 Media, le vittime sono state sgozzate. Le persone uccise nell’assalto jihadista al caffè di Dacca sono state sgozzate. Lo riporta il Telegraph, che cita un soccorritore e un ufficiale. I testimoni hanno detto che le vittime avevano profonde ferite al collo e alla gola.

 

ore 10.24 Esercito, molte vittime italiani e giapponesi. Un portavoce dell’esercito del Bangladesh, citato da media internazionali, ha detto che la maggior parte delle vittime dell’attacco di Dacca sono italiani e giapponesi.

 

ore 9.46 Almeno 20 civili uccisi. Sono venti i civili uccisi nell’assalto jihadista al caffè di Dacca. Lo riferisce l’esercito bengalese, secondo quanto riportano i media internazionali.

 

ore 9.43. Testimone, risparmiato chi sapeva il Corano. Chi sapeva recitare versi del Corano è
stato risparmiato dai jihadisti, gli altri sono stati torturati. Lo ha raccontato uno degli ostaggi tratti in salvo dal caffè di Dacca assaltato dall’Isis, secondo quanto riferisce il sito del quotidiano bengalese Daily Star. In particolare a riferirlo è stato Rezaul Karim, padre di Hasnat Karim, tenuto in ostaggio
dentro l’Holey Artisan Bakery per oltre dieci ore.

 

ore 9 Premier, 13 gli ostaggi salvati e 6 assalitori uccisi. Un sospetto terrorista è stato arrestato a Dacca in seguito all’attacco al ristorante. L’uomo è ferito ed è stato portato in ospedale. Lo ha detto la premier Sheikh Hasina, citata dalla Bbc online, aggiungendo che 13 ostaggi sono stati liberati e sei assalitori sono stati uccisi nel blitz. «È stato un atto odioso. Il mio governo è determinato a sradicare il terrorismo».

 

ore 6.30 Polizia, sono 18 gli ostaggi salvati.  Sono complessivamente 18 gli ostaggi liberati nel blitz di stamani delle teste di cuoio nel ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca. Lo ha indicato al quotidiano Dhaka Tribune un alto ufficiale della polizia del Bangladesh.

 

ore 6 Blitz forze speciali all'alba: ostaggi liberati. È scattato alle 7:40 ora locale, le 3:40 in Italia, il blitz delle forze speciali nel ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca, capitale del Bangladesh. Qui, da ieri sera alle 21:20 ora locale (le 17:20 in Italia), un commando di terroristi islamici teneva in ostaggio almeno venti persone, fra le quali sette italiani, dopo aver ucciso due poliziotti.

 

Oltre un centinaio di uomini del Battaglione di azione rapida hanno assaltato il ristorante, dove si erano asserragliati dai sette ai dieci terroristi. Le teste di cuoio nella notte avevano cercato di trattare con loro, ma senza risultato. Un sito legato all’Isis, Amaq, che aveva già pubblicato la rivendicazione del Califfato all’attacco, ha diffuso foto di presunte vittime all’interno del ristorante: cinque o sei cadaveri di donne e uomini per terra, in pozze di sangue, fra i tavoli con ancora i resti della cena.

 

L’attacco delle teste di cuoio è durato una decina di minuti, durante i quali si sono sentiti spari ed esplosioni. La polizia, secondo i media locali, ha detto di aver salvato 12 ostaggi, aver ucciso 5 terroristi ed averne arrestati altre 2. Nel ristorante sono stati trovati 5 o 6 cadaveri, non si sa se di terroristi o dei loro prigionieri. Gli ostaggi soccorsi sono stati portati in ospedale. Al momento le autorità bengalesi non hanno fatto sapere nulla degli italiani alla Farnesina, che segue costantemente la situazione. 

 

Venerdì 1 luglio

 

ore 23 Il terrorismo islamico torna a colpire il Bangladesh, e sono coinvolti anche italiani. Un commando dell’Isis ha preso di mira un popolare caffè nella zona diplomatica della capitale Dacca, prendendo decine di ostaggi, soprattutto stranieri, tra i quali sette italiani, secondo quanto comunicato dall'ambasciatore italiano in Bangladesh, Mario Palma.  

 

Questa sera, intorno alle 21 locali (le 17 italiane), un commando di una decina di persone è entrato in azione all’Holey Artisan Bakery, un caffè-pasticceria nel quartiere di Gulshan, frequentato dai diplomatici, stranieri e middle-class locale. Subito è scattata l’allerta della polizia, che ha bloccato la zona. Un impiegato del locale riuscito a fuggire ha raccontato che «cinque assalitori hanno fatto irruzione armati di pistole e machete ed hanno lanciando bombe, al grido di "Allah uh Akbar" (Allah è grande), scatenando il panico tra le persone».

Altri testimoni che sono scappati hanno detto di avere visto «molti corpi a terra», anche se non hanno potuto sostenere che si trattasse di cadaveri. L’Isis ha rivendicato l’assalto, attraverso l’agenzia Amaq, che gli fa da megafono, sostenendo che oltre 20 persone di diverse nazionalità sono rimaste uccise. Quindi ha rilanciato, promettendo nuovi attacchi per la festa dell’indipendenza degli Usa, il 4 luglio, negli aeroporti di Heathtrow (Londra), Los Angeles e Jfk (New York). 

 

Nella zona, che si trova vicino a molte ambasciate straniere, fra cui quella italiana, sono stati dispiegati reparti di teste di cuoio locali (Rapid action battallion, o Rab) che si preparano ad un blitz, mentre alle tv è stato chiesto di sospendere le dirette. 

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