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Il Dpcm entro mercoledì

Conte: «Misure diverse per aree in base al rischio». Limiti a spostamenti, stop a mostre e musei, centri commerciali chiusi nel fine settimana

Il premier Conte al Senato (2 novembre)

CONTE PRESENTA A CAMERA E SENATO LE MISURE DEL PROSSIMO DPCM

 

LIMITI ALLA CIRCOLAZIONE IN TARDA SERATA. Il governo prevede di adottare a livello nazionale «limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda».

SCUOLE DI SECONDO GRADO IN DAD. Nel dpcm si prevede «anche integralmente» la didattica a distanza per le scuole di secondo grado.

CHIUSURA MUSEI, MOSTRE E NEI WEEKEND CENTRI COMMERCIALI. «Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre».

LIMITI A SPOSTAMENTI TRA REGIONI. «Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio» salvo esigenze di lavoro, studio e salute.

IN DPCM 3 SCENARI, DECIDE MINISTERO SALUTE. «Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Questi scenari dovranno tener conto dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali». 

STRATEGIE MISURE IN BASE ALLE REGIONI. «Alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità» delle Regioni. Anche perché «esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino le soglie individuate come critiche di terapia intensiva e di aree mediche nel prossimo mese»

FAREMO TUTTI GLI SFORZI NECESSARI A SOSTEGNO DEL LAVORO. «Faremo tutti gli sforzi finanziari che servono per costituire elementi di stabilità e certezza per il mondo del lavoro», per questo il governo ha varato il dl ristori e ha esteso il blocco dei licenziamenti fino a fine marzo. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera garantendo celerità nei ristori alle attività colpite.

RT NAZIONALE A 1,7. «Nell’ultima settimana 11 regioni sono classificate a rischio elevato o molto elevato, altre 8 sono classificato a rischio moderato e una probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese. L’Rt al momento si colloca a 1,7 con un indice inferiore a 1,5 in poche regioni, in alcune regioni il dato risulta superiore alla media nazionale»

ITALIA VERSO SCENARIO 4. «Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni».

CURVA CONTAGI IMPONTE NUOVE MISURE. «La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni così che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento». Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera.

 

ORE 11.30 Il Dpcm prevederà, a quanto si apprende, un coprifuoco nazionale alle 21. È quanto sarebbe stato deciso stamattina nella riunione del premier Giuseppe Conte con i capidelegazione. È in corso il vertice tra il governo e le Regioni per tentare di trovare una linea comune sulle nuove misure da adottare per frenare la nuova ondata del Covid. Alla riunione in videoconferenza, convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, oltre ai governatori e al presidente dell'Anci Antonio Decaro, sono presenti il commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri e il direttore delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D'Angelo.

«Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c'è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l'Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale». Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi secondo quanto riporta una nota della trasmissione. «Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media».

Il premier renderà comunicazioni alla Camera alle 12 e al Senato alle 18. Conte illustrerà il nuovo decreto che dovrebbe essere varato domani, martedì 3 novembre, per valere fino al 4 di dicembre.

 

ORE 9 Coprifuoco in tutta Italia dalle 21. Sarebbe l'ipotesi di compromesso tra la richiesta di una chiusura nazionale dalle 18 fatta da alcune Regioni e l'indicazioni del governo per restrizioni limitate alle aree in cui l'indice di contagio è più alto. Chiuderanno i musei, dopo cinema e teatri. Nelle aree a maggior contagio, si pensa a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo; Dad anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media. Per sciogliere i nodi, è possibile che slitti a martedì il nuovo Dpcm.

 

Alle 8 è iniziata una nuova riunione tra Conte e i capi delegazione. Il premier farà comunicazioni alla Camera alle 12 e al Senato alle 18, a cui seguiranno voti sulle risoluzioni.

 

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Conte sarebbe d'accordo con le Regioni sulla richiesta di misure più restrittive ma, in base a quanto si apprende da fonti della maggioranza, a differenza di quanto vogliono i governatori, sarebbe orientato a modularle in base alla diffusione territoriale del Covid, più che a varare provvedimenti di carattere nazionale. Fra le restrizioni sul tavolo della riunione in corso a palazzo Chigi tra il premier e le forze che sostengono il governo c' è l'interruzione della mobilità interregionale, fatto salvo ragioni di lavoro, la chiusura dei centri commerciali nei weekend.

Bar e ristoranti chiusi anche a pranzo nelle regioni con tasso di contagi a rischio. Le zone critiche sono Lombardia, Piemonte e Calabria. Poi coprifuoco alle 18, con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. In base a quanto si apprende da fonti della maggioranza, sono alcune delle misure allo studio del governo. Sempre nelle aree a rischio, chiusi anche i musei e stop ai distributori automatici. Smart working nella Pubblica amministrazione, salvo i servizi pubblici essenziali.

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