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Il governo

Via libera al decreto Ristori, 5 miliardi subito. Conte: «Rispettare le misure o sarà lockdown»

Per bar e ristoranti indennizzi del 150 e 200 per cento

AGGIORNAMENTO ORE 20. «Il decreto ristori vale oltre 5 miliardi che saranno utilizzati per dare risorse immediate a beneficio di categorie e lavoratori direttamente interessati: ristoranti, bar, cinema, palestre e piscine, per citarne alcuni». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo l'approvazione di oggi del decreto con gli aiuti per i settori colpiti dalla nuove limitazioni del lockdown mirato. 

«Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo»

 

 

«I contributi a fondo perduto - ha proseguito - arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessante, in automatico nei prossimi giorni, con bonifico dell'Agenzia delle entrate» perché si tratta della modalità «più celere. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito» ai contributi previsti col dl rilancio «li otterrà, gli altri subito dopo».

«In questi giorni stiamo incontrando tutte le associazioni di categoria direttamente interessate dalle misure restrittive» con le quali c'è stato «un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Di questo ringrazio tutti pubblicamente», ha detto ancora Conte.

 

Sulle misure, il premier fa una rapida sintesi: oltre ai ristori che andranno alle aziende, è previsto "credito d'imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre, novembre e dicembre; l'esenzione della seconda data dell'Imu; la sospensione dei versamenti dei contributi dei lavoratori per il mese di novembre; un'indennità specifica per i lavoratori dello spettacolo e turismo pari a 1000 euro per ciascuno; 100milioni per la filiera agricola e della ristorazione; cancelliamo la rata di novembre per i versamenti dei lavoratori agricoli».

«Abbiamo promesso ristori rapidi e ci saranno. Ma per ora il nostro obiettivo è tenere sotto controllo la curva del contagio», ha aggiunto. «Le nostre scelte possono essere legittimamente criticare ed è giusto che le scelte del governo siano sottoposte a sindacato ma voglio chiarire che non sono state fatte scelte indiscriminate, non abbiamo chiuso attività che ritenevamo superflue o meno importanti: per noi non ci sono lavoratori di serie A e di serie B», ha sottolineato il premier per il quale le misure adottate hanno l'obiettivo «di ridurre le occasioni di socialità e contatto».

 

Il decreto legge ristori «mobilita una massa consistente di risorse: più di 5 miliardi di euro. Per la precisione 5,4 miliardi di indebitamento e 6,2 miliardi di saldo netto da finanziare», afferma il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Per l'erogazione dei contributi a fondo perduto «abbiamo scelto modalità più semplici e veloci di ristoro e di rafforzare le misure rispetto al passato», ha affermato ancora il ministro. I ristori saranno erogati «automaticamente, senza fare domanda, a oltre 300.000 aziende che lo avevano avuto in precedenza; contiamo per la metà di novembre di avere tutti i bonifici effettuati da parte dell'Agenzia delle entrate», spiega Gualtieri. «Gli importi medi sono significativi perché sono più alti rispetto a quelli in precedenza erogati» con un «meccanismo rapido, semplice ed efficace». Con il decreto legge ristori sono previste altre «6 settimane di cig» con validità fino al 31 gennaio 2021. Nella legge di bilancio saranno previste le «ulteriori risorse per arrivare alle 18 settimane complessive che avevamo annunciato».

 

ORE 18. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto ristori a sostegno delle attività colpite dal dpcm.  Indennizzi fino a quattro volte tanto quanto incassato a primavera a causa del calo del fatturato, con percentuali variabili a seconda del tipo di attività. È quanto prevede il dl approvato oggi pomeriggio. Il provvedimento di 32 articoli contiene anche sostegni per i lavoratori stagionali e ristori specifici per le imprese del turismo. Le misure prevedono poi l'estensione di sei settimane della cassa integrazione Covid e il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021.

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che gli aiuti previsti saranno «arriveranno in tempi record entro il 15 novembre».

 

LA BOZZA DEL DL RISTORI

 

Tetto a 150mila euro per gli operatori economici

Il nuovo contributo a fondo perduto andrà «a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive», senza limiti di fatturato e avrà un tetto massimo di 150mila euro.

I bar riceveranno il 150% di quanto ricevuto con il primo indennizzo a fondo perduto, quello del decreto Rilancio arrivato prima dell’estate. I ristoranti il 200%. Mentre le discoteche, che da agosto non hanno mai riaperto, arriveranno al 400%. Per altre categorie di imprese, come piscine, palestre, terme, centri benessere il nuovo beneficio dovrebbe valere il 200%. Stessa percentuale anche per stadi, cinema, parchi divertimento e sale bingo. Confermato anche il limite massimo dell’indennizzo, pari a 150 mila euro. 

Saranno esclusi dal ristoro «i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre» o quelli che hanno già cessato l'attività prima di questa data. L'Agenzia delle Entrare riaprirà l'apposito canale web per consentire di presentare le nuove istanze e calcolare il contributo.  Le quote saranno differenziate per settore economico, individuato in base ai codici Ateco. 

 

Cassa integrazione altre 6 settimane e blocco licenziamenti

Per tutte le imprese «abbiamo garantito altre 6 settimane di cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Al contempo, proroghiamo il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2021», ha scritto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, dopo l'ok al decreto.

Per le aziende interessate dal dpcm è prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre. 

«Abbiamo previsto un'indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d'opera». Inoltre, aggiunge Catalfo, nel decreto sono previste due nuove mensilità di "reddito di emergenza" per i cittadini economicamente fragili e famiglie svantaggiate.

Ci sono anche i tassisti e i titolari di noleggio con conducente tra le categorie destinatarie dei ristori.

In arrivo poi nuove risorse per il mondo della cultura, con 100 milioni a sostegno delle librerie e dell'intera filiera dell'editoria.

 

Fondi tamponi medici base

Tra le misure spunta anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire "tamponi antigenici rapidi".

 

Voucher biglietti spettacoli fino 31 gennaio

Rimborso con voucher anche per gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. 

 

Fondo 400 milioni a fiere internazionali cancellate

Un fondo da 400 milioni di euro per le fiere internazionali cancellate per la pandemia. 

 

Elezioni dei comuni rinviate all'anno prossimo

Le elezioni dei comuni, i cui organi sono stati sciolti ai sensi dell'articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgeranno contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021.

 

GLI INCONTRI DI CONTE E LA GIORNATA DI OGGI 

«Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi». Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi con le categorie.

 

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Un nuovo pacchetto di aiuti da 4-5 miliardi, tutti finanziati recuperando risorse inutilizzate in bilancio. Il governo si appresta a varare un nuovo decreto legge di emergenza, per dare un contributo economico tangibile e immediato ai settori di nuovo costretti a chiudere, o quasi, per contenere il dilagare dell’epidemia. Contributo che potrebbe raddoppiare, rispetto a quanto già ricevuto in estate dopo il lockdown, per chi dovrà tenere la serranda abbassata h24.

 

Ristori a fondo perduto e proroga della cassa integrazione Covid fino alla fine dell’anno troveranno posto in un unico decreto legge oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, al termine di una riunione in cui il premier Giuseppe Conte, insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, incontrerà le categorie più colpite dalla nuova stretta che, secondo Confcommercio, farà perdere «circa 17,5 miliardi di consumi e di Pil nel quarto trimestre».

 

Al ministero dell’Economia si lavora a pieno ritmo, e in coordinamento con gli altri ministeri, per chiudere il nuovo provvedimento senza lasciare fuori nessuno: si partirebbe da circa 4 miliardi ma le pressioni per estendere il più possibile gli aiuti e arrivare almeno a 5 miliardi sono fortissime. Discussione aperta è quella, ad esempio, se estendere il contributo a fondo perduto a categorie come quelle del settore turistico-alberghiero che sono toccate solo indirettamente dalle nuove chiusure (magari dirottando i fondi avanzati dal bonus vacanze).

 

La nuova tranche di ristori vale circa 2 miliardi per circa 350mila imprese (nella prima tranche le domande hanno superato i 2 milioni e sono stati erogati circa 6 miliardi e mezzo a fondo perduto): i ristori saranno automatici per chi ha già fatto domanda, con bonifici sul conto corrente che l’Agenzia delle Entrate dovrebbe erogare già entro metà novembre. Chi poteva ma non l’ha chiesto, o chi superava il limite di 5 milioni di fatturato, dovrà presentare apposita domanda. In base ai codici ateco - e al ’grado di chiusura' - si otterrà un indennizzo come minimo della stessa entità di quello già ricevuto in estate grazie al decreto Rilancio, con percentuali che andrebbero dal 100% di quanto già avuto fino al doppio, al 200%, per chi dovrà chiudere h24.

 

Il nuovo tetto massimo dovrebbe essere fissato a 150mila euro. Nell’elenco ci saranno sicuramente bar, pasticcerie, ristoranti costretti a chiudere alle 18, ma anche cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, centri sportivi, piscine. Ma si stanno valutando, appunto, anche gli alberghi e le strutture turistiche. Per le imprese ci sarà anche un nuovo credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre e novembre e cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre.

 

Un aiuto arriverà anche per i lavoratori, mentre da Bruxelles la presidente della Commissione Ursula von der Leyen annuncia l’arrivo dei primi 10 miliardi del fondo Sure proprio per coprire le spese per gli ammortizzatori e la protezione dei posti di lavoro. Nel decreto ci sarà la proroga della Cig a carico dello Stato per altre 6 settimane fino alla fine dell’anno, per evitare di lasciare senza copertura chi a metà novembre avrà già esaurito tutte le settimane a disposizione. La misura vale 1,6 miliardi: le altre settimane, per arrivare a un totale di 18 come ha assicurato il ministro Nunzia Catalfo, saranno rinviate alla manovra o a un ulteriore decreto novembre, in cui gestire eventuali altri "avanzi". In arrivo anche una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori dello sport, che dovrebbe essere di 800-1000 euro. Infine sarà finanziata una ulteriore mensilità del reddito di emergenza per le famiglie che non avranno accesso a nessuna di queste misure.

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