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Serie C

Vicenza, un 2023 da incubo: finora solo 4 punti

Modesto peggio di Baldini se si confrontano le ultime cinque partite
Il tecnico dei biancorossi Francesco Modesto (Foto STUDIOSTELLA)
Il tecnico dei biancorossi Francesco Modesto (Foto STUDIOSTELLA)
Il tecnico dei biancorossi Francesco Modesto (Foto STUDIOSTELLA)
Il tecnico dei biancorossi Francesco Modesto (Foto STUDIOSTELLA)

Un inizio di 2023 disastroso. Non ci sono altri aggettivi per definire il rendimento del Vicenza dopo la sosta natalizia: numeri alla mano, i biancorossi nelle cinque partite di campionato disputate nel nuovo anno sono la squadra che ha raccolto meno punti nel suo girone, appena 4, e condividono questo primato negativo con Sangiuliano, Pergolettese e Triestina. Al contrario ha spiccato il volo il Trento: i gialloblu nel 2023 sono imbattuti e hanno messo in cascina 13 punti sui 15 disponibili.

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Il blackout

E dire che il 2022 si era chiuso con la miglior prestazione in assoluto del Vicenza di Modesto. Sul campo della capolista Pro Sesto, nonostante oltre un tempo in inferiorità numerica, il 23 dicembre il Lane aveva vinto con risultato ampio (4-1) ma soprattutto aveva sciorinato una prova di forza considerevole. Ecco perché è ancor più sorprendente ritrovarsi ora a commentare un mese di blackout pressoché totale: a parte la rotonda vittoria sull'AlbinoLeffe (3-0), la squadra non è più riuscita a riproporre gli equilibri, la compattezza e l'efficacia che avevano caratterizzato la cavalcata vincente seguita al cambio di allenatore. Già nel primo incontro del 2023 pareggiato al Menti con il Padova (1-1) il Lane per lunghi tratti era andato in difficoltà. Il copione si è ripetuto a Lecco, dove è arrivata una sonora sconfitta (0-3) che si sperava potesse essere episodica, invece ha poi trovato conferme negli ultimi due ko consecutivi contro Juve Next Gen e Novara: due incontri sovrapponibili, in cui il Vicenza era passato in vantaggio pur senza entusiasmare, ma da quel momento in poi ha incomprensibilmente tirato i remi in barca, finendo per subire in entrambi i casi la doppia rimonta.

Peggio di Baldini

«È come se fossimo tornati a novembre», ha commentato con amarezza il direttore generale Rinaldo Sagramola dopo la partita di mercoledì al Menti. A voler osservare solo i numeri, il confronto denota un rendimento anche peggiore rispetto a quello del Vicenza allenato da Baldini contro gli stessi avversari. Tra la seconda e la sesta giornata d'andata, infatti, il Lane aveva centrato due vittorie al Menti contro Lecco (4-0) e Juve Next Gen (2-0), pareggiato sul campo dell'AlbinoLeffe (1-1) e perso in trasferta con Padova (1-2) e Novara (0-3): un ruolino di marcia da 7 punti in cinque giornate, 3 in più rispetto alle stesse partite appena giocate nel girone di ritorno. E se all'impianto tattico di Baldini si rimproverava scarso equilibrio, perché ai molti gol segnati (8 in quel frangente) ne corrispondevano troppi incassati (6), la squadra di Modesto in questo avvio di 2023 presenta un bilancio molto più allarmante: le cifre si sono esattamente invertite, visto che sono diminuite le reti segnate (6) e al contempo sono aumentate quelle al passivo (8).

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Perso l'equilibrio

E i tanti gol subiti in ripartenza a campo aperto, con i difensori biancorossi in affanno nel gestire l'uno contro uno in velocità, sono scene purtroppo già viste spesso nella prima parte di campionato: la solidità che con Modesto pareva finalmente raggiunta (solo 1 gol subìto nelle sue prime 5 partite in panchina) si è poi sgretolata (12 reti incassate nelle successive 8 gare di campionato). La classifica dice che l'obiettivo del primo posto è ancora tecnicamente alla portata, ma per continuare a crederci davvero il blackout deve finire subito: la luce del gioco, della determinazione e dell'efficacia deve riaccendersi adesso e non spegnersi mai più, altrimenti ogni sogno di gloria è destinato a svanire definitivamente, lasciando il rimpianto di un'occasione colossale gettata malamente al vento

Francesco Guiotto