Dal produttore al consumatore unendo tradizione e innovazione. È con questo obiettivo che è nata la piattaforma CiboMio.it, per fare la spesa online di prodotti di qualità di piccole aziende italiane in tutte le regioni. Dai biscotti veneziani, alla carne toscana, dalle arance e gli avocado di Sicilia al riso pavese, dall’olio pugliese alla pasta artigianale sarda e poi tanti altri prodotti di aziende, soprattutto agricole, che propongono prodotti di nicchia, fuori dal circuito della grande distribuzione. Un progetto, con base a Vicenza, nato dalla passione per il cibo italiano di un giovane di origine russa, Nikolay Ippolitov.
L’operaio con la vocazione dell’imprenditore
L’amministratore delegato e fondatore di CiboMio, padre russo e madre moldava, è originario di Ivanovo, città tessile della Russia centrale chiamata ”la città delle spose“ perché negli opifici lavoravano soprattutto donne. Nel 2003, a 17 anni, si trasferisce in Italia per raggiungere la madre. Di sera studia al Canova, di giorno lavora come carpentiere. Poi per 5 anni intreccia borse a Bottega Veneta. Ma ha anche due grandi passioni: per l’informatica e per la cucina italiana tanto che fa parte anche del gruppo della Federazione Italiana Cuochi che offre consulenze nei paesi dell’Est. «Ma volevo di più – racconta - volevo crescere. Per questo, in tutti i lavori che ho svolto, ero attento a capire come si costruiscono le linee di produzione, come si organizza il lavoro e ci si relaziona con i clienti; ci tenevo insomma a capire tutti gli aspetti che hanno a che fare con lo sviluppo di un’impresa». E nel 2016 trova un investitore con il quale fonda una piccola società di export di food and beverage, in particolare frutta, lavorando soprattutto con i mercati di Verona, Padova e Vittoria, in Sicilia.
CiboMio, la porta per il digitale di tante piccole imprese
Ma è nell’anno della pandemia che, spinto dal boom degli acquisti online, Ippolitov dà vita alla sua startup CiboMio, cui si unisce un socio di minoranza. «Nel 2020 è stato registrato il marchio a livello europeo ed abbiamo iniziato a contattare piccole aziende di tutta Italia illustrando il progetto per vendere i loro prodotti attraverso il nostro sito. Un modo per sostenere l’economia dei territori, senza muoversi da casa, continuando a seguire la propria azienda. La piattaforma è operativa da quest’anno con 80 aziende di tutte le regioni e oltre duemila prodotti in catalogo. Molte non hanno un sito internet né account social ma, anche grazie a noi, sono entrate nel mondo digitale».
Ippolitov spiega di aver voluto un sito di facile utilizzo, accessibile e intuitivo. In pratica la piattaforma riceve gli ordini, li trasmette all’azienda e organizza i trasporti mentre l'azienda agricola prepara la spedizione per il cliente. La startup ricava una royalty da ogni vendita. Il traffico arriva anche da CiboMio.blog, una seconda piattaforma che pubblica ricette e curiosità sul cibo. Con Ippolitov collaborano 14 ragazzi e la startup si è scelta anche un brand ambassador: l’ex campione di rally Franco Cunico.
Con nuovi investitori si svilupperà l’App
«Prevediamo di quintuplicare la nostra crescita nel giro di 3 anni – sottolinea il fondatore - e il nostro obiettivo ora è di fare il salto realizzando un’app dedicata per gli acquisti che sia facile da usare anche per le persone con disabilità. Finora nella nostra startup innovativa sono stati investiti 180mila euro; per sviluppare l’app CiboMio, cui abbiamo già iniziato a lavorare, ne servono altri 250mila. Chi deciderà di investire su di noi potrà contare non solo su un business scalabile, ma anche su tutta la forza e la capacità di un team capace di mettere in piedi un simile progetto nel giro di soli due anni, cosa che non era affatto scontata».
CiboMio non è naturalmente l’unica piattaforma di questo tipo «ma ci distinguiamo già da realtà analoghe – sottolinea il fondatore - per essere attivi in tutto il territorio. Il prossimo passo sarà creare un magazzino per gestire direttamente logistica e spedizioni. E una volta rafforzata la piattaforma l’obiettivo è di espanderci all’estero avvantaggiandoci del fatto che parlo sei lingue - oltre a russo e italiano anche inglese, serbo, rumeno e portoghese - e inoltre ho già maturato esperienza nell’export; l'ultimo step sarà aprire negozi a marchio CiboMio. Ci sono già possibilità per esportare i nostri prodotti a Varsavia, Praga e anche a Dubai. Naturalmente pensavo anche a Mosca. Ma ora naturalmente non è il momento».