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Schio

Traffico di coca
da mezzo milione
Condanna 8 anni

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La laminatrice all’interno della quale era nascosto il carico di cocaina sequestrato.  ARCHIVIO
La laminatrice all’interno della quale era nascosto il carico di cocaina sequestrato. ARCHIVIO
La laminatrice all’interno della quale era nascosto il carico di cocaina sequestrato.  ARCHIVIO
La laminatrice all’interno della quale era nascosto il carico di cocaina sequestrato. ARCHIVIO

SCHIO. La cocaina arrivata dal Perù, nascosta dentro una laminatrice utilizzata come “Cavallo di Troia”. La soffiata alla squadra mobile che aveva intercettato il carico del valore di mezzo milione di euro e avviato un’indagine, tutt’ora in corso, che ipotizza il coinvolgimento della ’ndrangheta. E ora la condanna dell’imprenditore che aveva ordinato quel macchinario, Luigi Carollo, di 67 anni, residente a Schio, che si è visto infliggere 8 anni e otto mesi di reclusione oltre a 24 mila euro di multa.

 

L’operazione dei detective guidati dal vice questore Davide Corazzini era scattata il 6 febbraio del 2017. Dopo aver ricevuto una soffiata sull’arrivo di un carico di droga proveniente dall’Europa dell’est, gli investigatori hanno seguito un camion sospetto dalla frontiera fino a un’azienda di Schio. Qui, oltre al sequestro, è scattato pure l’arresto dell’imprenditore scledense che aveva ordinato il macchinario.

 

Gli accertamenti erano proseguiti per cercare di risalire al canale di approvvigionamento e alla regia occulta. Era stato scoperto che lo stupefacente era partito dal Perù, aveva fatto tappa in Serbia ed era arrivato nel Vicentino. Gli elementi raccolti nei mesi successivi avevano portato gli investigatori a sospettare che dietro alla spedizione ci fosse l’ombra della criminalità organizzata e a indagare Carollo per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Gli uomini della Mobile avevano inoltre informato la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, che coordina la nuova indagine ancora in corso.  

Valentino Gonzato

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