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Vicenza

Traffico di 450 chili di cocaina dal Sud America: 12 arresti

Operazione antidroga

Arresti, perquisizione e sequestri nell'ambito di una vasta operazione antidroga in provincia di Vicenza, Reggio Calabria e Trento. Dodici le persone arrestate, coinvolte in un traffico internazionale di 450 chili di cocaina importata dal sud America per un valore di 20 milioni.  All’operazione hanno preso parte la squadra mobile di Vicenza, il Servizio centrale operativo della polizia e il Nucleo di polizia economico finanziaria di Vicenza che hanno eseguito i provvedimenti restrittivi emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia. Le persone bloccate sono tutte residenti tra Schio e Montecchio Maggiore

 

Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, sono state avviate nel 2017 ed hanno consentito di acquisire gravi indizi nei confronti di un sodalizio criminale con base operativa in provincia di Vicenza, composto da persone di origine calabrese. Nel medesimo contesto operativo, la Guardia di Finanza di Vicenza sta eseguendo sequestri preventivi, ai fini della confisca, di denaro, beni o altre utilità nella disponibilità di alcuni indagati, per un controvalore di circa 246.000 Euro. 

 

Intervista al comandante provinciale

 

La droga sequestrata proveniva dal Perù, attraverso una rotta balcanica. È stata scoperta grazie alla collaborazione internazionale con le forze dell’ordine di Slovenia e Croazia. Sono stati trovati 450 chili di cocaina, arrestate 12 persone e sequestrati beni per 246 mila euro. L’operazione, denominata "Makina", ha avuto luogo prevalentemente in provincia di Vicenza, in particolare nel comune di Montecchio Maggiore, dove risiedono molti degli indagati destinatari delle misure cautelari, mentre altri si trovavano, al momento dell’esecuzione dei provvedimenti, in provincia di Reggio Calabria, ad Africo, ed in provincia di Trento. Le indagini sono state avviate all’inizio del 2017, dopo che le autorità croate avevano segnalato l’arrivo di un container, al porto di Rijeka, proveniente dal Perù. Dopo essere transitato per la Slovenia, il container sarebbe dovuto giungere in Italia attraverso il valico di confine italiano di Fernetti (Trieste). La Polizia croata aveva però già scoperto all’interno circa 480 chilogrammi di cocaina. Si è quindi proceduto, con la collaborazione delle autorità croate, di quelle slovene e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ad eseguire una consegna controllata internazionale, lasciando dentro il cassone circa 2 chili di cocaina rispetto agli originari 480, sequestrandone quindi 478. Grazie alle tempestive indagini, veniva individuato il destinatario finale del carico, un uomo residente in provincia di Vicenza. Da lì gli investigatori sono arrivati ad individuare gli altri componenti della banda. Il trasporto finale della droga, nascosta in un macchinario industriale, una laminatrice, doveva avvenire a bordo di un camion diretto ad un’azienda di Schio. Quando il mezzo è giunto nel Vicentino è stato fermato e perquisito dagli agenti di Polizia, che all’intero della laminatrice hanno trovato i 2 chili di cocaina lasciati preventivamente. 

 

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«Plaudo a questa importante operazione che ha sgominato una rete criminale dedita al traffico di stupefacenti – commenta il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – grazie ad un fondamentale gioco di squadra. È una notizia positiva per tutta la provincia, perché è stato interrotto un notevole flusso di droga che, attraverso la rete di spacciatori, sarebbe arrivato anche sulle nostre strade. Tutti insieme dobbiamo continuare su questa strada senza mai abbassare la guardia sia sulla criminalità comune, sia su quella organizzata». Così invece il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia:«Anche oggi, in un momento di enormi difficoltà legate alla pandemia, la cronaca ci segnala che il nostro Veneto è preso di mira da chi pensa di poter vivere e prosperare grazie all’illecito e attività criminose di traffico e spaccio di droga. Per fortuna, però, ci ricorda anche che abbiamo Forze dell’ordine e Magistratura sempre al lavoro per contrastare la criminalità. A loro esprimo il mio più grande plauso a nome dei Veneti».

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