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VICENZA

«Ho visto chi ha rovinato l’auto». Ma è un tentativo di truffa / IL VIDEO

di Valentino Gonzato
La vittima gli dato delle monete salvo poi scoprire che era un raggiro. «La vettura è nuova, l’avevo ritirata solo 5 giorni prima»
L’automobile presa di mira era parcheggiata in piazzale della Vittoria ARCHIVIO
L’automobile presa di mira era parcheggiata in piazzale della Vittoria ARCHIVIO
L’automobile presa di mira era parcheggiata in piazzale della Vittoria ARCHIVIO
L’automobile presa di mira era parcheggiata in piazzale della Vittoria ARCHIVIO

Gli hanno “rigato” tutta la fiancata destra dell’auto nuova, che aveva ritirato solo cinque giorni prima. Oltre al danno, però, è scattata anche la beffa. Già perché chi si era spacciato per testimone, pretendendo una ricompensa dal proprietario della vettura danneggiata per avergli fornito la targa del presunto veicolo che aveva causato il danno, potrebbe essere lo stesso autore dell’atto vandalico. Ne è praticamente certo Lorenzo Veller Fornasa, proprietario del Volkswagen T-Roc preso di mira lo scorso fine settimana in piazzale della Vittoria, che nei prossimi giorni presenterà denuncia alle forze dell’ordine affinché venga rintracciato il responsabile. 

Il parcheggio a Monte Berico

«L’episodio risale a sabato - racconta Veller Fornasa -. Ho parcheggiato la mia auto, ritirata il lunedì precedente, attorno alle 13.30 vicino al negozio di souvenir di Monte Berico e sono andato al bar. Mi sarò assentato per circa 45 minuti. Quando sono uscito dal locale ho incrociato un uomo, di circa 35 anni, probabilmente indiano, con barba e capelli scuri. Mi ha chiesto dei soldi e gli ho risposto gentilmente che non avevo nulla con me». Veller Fornasa ha trascorso qualche istante a guardare la vetrina del negozio di souvenir, poi è tornato a prendere la propria vettura e ha fatto l’amara scoperta: «Ho trovato tutta la fiancata rovinata. Stavo per salire in auto quando la stessa persona mi ha avvicinato di nuovo dicendomi di sapere chi mi aveva fatto quel danno e mi ha dato un numero di targa. Poi ha voluto dei soldi per il disturbo. Gli ho dato un euro e 50 centesimi e sono tornato al lavoro».

Monte Berico, auto rigata e tentativo di raggiro

Una truffa ripetuta

Tornato in ufficio, il malcapitato ha parlato della propria disavventura con i colleghi. Solo allora ha scoperto quello che sarebbe successo realmente: «Una collega mi ha detto che a un suo conoscente era capitata la stessa cosa e gli era stato dato lo stesso numero di targa che è stato indicato a me. Poi sono venuto a sapere che era successa la stessa cosa anche a un’altra persona. Da quello che ho potuto ricostruire, l’uomo che mi ha avvicinato corrisponde alla descrizione fatta dalle altre vittime. Sarebbe un senzatetto di origine indiana, che in passato era già stato denunciato. Ho contattato la concessionaria dove ho acquistato l’auto per avvisarli dell’atto vandalico che ho subito e, appena tornerò dalle ferie, sporgerò denuncia alle forze dell’ordine», conclude il malcapitato.

Il senzatetto era già stato denunciato

L’episodio al quale si riferisce il proprietario del T-Roc risale allo scorso marzo quando S.B. (erano state diffuse solo le sue iniziali) 26enne di origine indiana e irregolare in Italia, era stato denunciato dai carabinieri. In quella circostanza il senzatetto aveva rigato la fiancata di una Tesla, pure quella parcheggiata in piazzale della Vittoria, salvo poi avvicinare il proprietario dell’auto spacciandosi per testimone e chiedendo soldi per il disturbo. Peccato che la Tesla fosse dotata di telecamere. La versione del clochard non era credibile, anche perché quel tipo di danno non poteva essere stato provocato dalla collisione tra due auto. Il proprietario della Tesla aveva mostrato le immagini ai militari, che avevano accompagnato in caserma l’autore dell’atto vandalico. 

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