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VICENZA

Le prime pagine del GdV raccontano in Basilica gli anni ’60 e ’70

In continuità con la mostra “Pop/Beat”, nella Domus comestabilis sono esposti 10 “poster” dell’epoca
Dieci i pannelli che riproducono altrettante prime pagine de Il Giornale di Vicenza e raccontano gli eventi più significativi degli anni ’60 e ’70
Dieci i pannelli che riproducono altrettante prime pagine de Il Giornale di Vicenza e raccontano gli eventi più significativi degli anni ’60 e ’70
Dieci i pannelli che riproducono altrettante prime pagine de Il Giornale di Vicenza e raccontano gli eventi più significativi degli anni ’60 e ’70
Dieci i pannelli che riproducono altrettante prime pagine de Il Giornale di Vicenza e raccontano gli eventi più significativi degli anni ’60 e ’70

Dall’elezione di Papa Wojtyla al blocco navale di Cuba, dall’allunaggio di Armstrong e Aldrin, al colpo di Stato in Cile, dall’elezione di Saragat a capo dello Stato, al disastro del Vajont. Eventi che hanno segnato la storia d’Italia e del mondo negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, impressi nelle prime pagine de Il Giornale di Vicenza dell’epoca. Documenti che, in formato poster, sono esposti nella Domus comestabilis della Basilica palladiana, lo spazio che dà accesso alla terrazza, in continuità con la mostra “Pop/Beat, Italia 1960-1979. Liberi di Sognare” ospitata nel salone nobile del monumento palladiano. Sono dieci i maxi pannelli che riproducono altrettante prime pagine in bianco e nero del GdV risalenti al periodo storico raccontato dal progetto di pittura, scultura, video e letteratura che l’artista Roberto Floreani ha ideato e curato per il Comune e Silvana Editoriale.

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Le notizie d'attualità

Notizie di stretta attualità all’epoca, che in una visione più ampia sono diventate in molti casi snodi politici e sociali, a conferma del ruolo del giornalismo di “storiografia dell’istante”. “Catastrofe: mille morti?”, è il titolo della prima pagina del quotidiano uscito sabato 8 maggio 1976 con il racconto del sisma che devastò il Friuli. “Raggiunto dagli israeliani il canale di Suez”, un’altra paginona che risale all’8 giugno del 1967: in atto c’era la guerra che ridisegnò confini ed equilibri del Medio Oriente. Ma nella selezione, c’è anche un fatto di cronaca nera che Vicenza non dimentica: la rapina all'ingrosso di preziosi “Lodi” dei fratelli Vicario, in contra' San Paolo, che si concluse con la morte di cinque persone. Era il 1973 e il GdV titolava “Terrore a Vicenza: morti tre rapinatori e due giovani donne tenute in ostaggio”. 

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La mostra del GdV e l'apertura della terrazza

L’occasione di ammirare i poster e di fare un tuffo nel passato attraverso le colonne del Giornale di Vicenza arriva in concomitanza con la l’apertura della terrazza della Basilica palladiana, la cui stagione ha preso il via due giorni fa. Oltre 500 le persone che il primo giorno hanno fatto il loro ingresso.

La terrazza si potrà visitare il mercoledì fino all'1 maggio e il fine settimana, venerdì, sabato e domenica, di giorno dalle 10 alle 18, acquistando il biglietto per visitare il monumento o la mostra "Pop/Beat", la sera con il servizio bar. Per sette mercoledì, il monumento prorogherà l'apertura fino alle 22 con la possibilità di vedere fino a quell'ora la mostra nel salone nobile. Con il biglietto dell’esposizione, dunque, sarà possibile accedere anche alla Domus comestabilis, all’ultimo piano della Basilica e quindi alla selezione delle storiche prime pagine. 

Laura Pilastro

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