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VICENZA

Verso il maxi raduno degli Alpini, appello ai parroci: scatta la caccia ai posti letto

Diocesi e Ana hanno chiesto alle unità pastorali la possibilità di mettere a disposizione spazi per tende e brande
L’organizzazione è già entrata nel vivo anche sul fronte dell’accoglienza degli ospiti FOTO ARCHIVIO
L’organizzazione è già entrata nel vivo anche sul fronte dell’accoglienza degli ospiti FOTO ARCHIVIO
L’organizzazione è già entrata nel vivo anche sul fronte dell’accoglienza degli ospiti FOTO ARCHIVIO
L’organizzazione è già entrata nel vivo anche sul fronte dell’accoglienza degli ospiti FOTO ARCHIVIO

Oratori, palestre, piastre sportive o altre aree all’aperto. Purché siano già attrezzate o la loro riconversione a spazi per tende e brande sia un’operazione semplice. In vista della grande adunata degli alpini a Vicenza, è ufficialmente scattata anche la “chiamata” alle parrocchie. Del resto, la macchina organizzativa per il maxi raduno nazionale in programma dal 10 al 12 maggio 2024 è già in moto da mesi.

Cercasi posti letto

E uno degli ultimi (in ordine di tempo) tasselli in via di definizione riguarda l’accoglienza. Un tema per nulla marginale, dal momento che tra penne nere, familiari, amici e simpatizzanti, su Vicenza si stima convergeranno circa 400 mila persone nei tre giorni della manifestazione. Da qui l’urgenza di trovare aree per gli attendamenti e gli alloggiamenti; dove sistemare, dunque, le tende e i letti da campo. Possibilmente dotate di servizi igienici, di allacciamenti energetici e idrici e di scarichi delle acque nere. Per questo motivo, in accordo con l’Ana di Vicenza, dal vicariato generale della diocesi è partita di recente una lettera diretta ai parroci della città e dei Comuni contermini.

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La lettera della Diocesi

Una nota firmata da mons. Lorenzo Zaupa con la quale si interrogano le unità pastorali sulla possibilità di mettere a disposizione spazi per il pernottamento degli alpini. Il tutto con il coordinamento dell’Associazione nazionale alpini che dovrà occuparsi di gestire i rapporti tra chi accoglierà e i potenziali ospiti. Un’unica regia per evitare il fai-da-te: in questi mesi, infatti, alcune parrocchie sarebbero già state contattate da gruppi alpini fuori sede alla ricerca di alloggi. Non tutti gli spazi, però, sono allo stesso modo appetibili. Nel caso di aree all’aperto, infatti, l’attenzione andrà soprattutto su quelle pavimentate per evitare problemi in caso di maltempo. Occorrerà calcolare anche la posizione, dal momento che il fulcro di tutte le principali attività sarà il centro storico. 

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Presto un elenco degli spazi disponibili

A settembre gli organizzatori dovrebbero stilare un elenco di spazi disponibili. «Da quel momento - spiega Emiliano Galvanetto, referente della commissione Viabilità, trasporti e parcheggi - apriremo le prenotazioni». L’offerta per il pernottamento non arriverà solo dal bacino delle parrocchie, ma anche da Comune e Provincia. Nella prima riunione degli stati generali dell’adunata andata in scena in aprile, il presidente dell’Ana “Monte Pasubio” Lino Marchiori, aveva chiarito che per gli alloggi l’idea era quella di ricorrere a «strutture ricettive, parrocchie, campi sportivi».

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Rotta sul parco della Pace

Uno dei luoghi chiave è stato individuato nel parco della Pace che punta a diventare una “Vicenza 2” dove potranno trovare alloggio alpini, camper, tende, luoghi di ristoro. Inoltre, nelle prossime settimane è in programma un incontro con le sezioni Ana della provincia, alla presenza dell’assessore delegato ai grandi eventi, Leone Zilio. E l’adunata diventa polo attrattore anche di proposte culturali: due i progetti presentati all’amministrazione da parte di associazioni e privati. «Anche la città nel suo complesso - le parole di Zilio - sta manifestando sia agli alpini che all’amministrazione interesse per l’adunata e voglia di co-partecipare all’organizzazione della stessa e alla sua buona riuscita».

Laura Pilastro

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