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Vicenza

Viaggio nell’hotel dell’abbandono tra rifiuti, droga e nuovi abusivi

In strada Padana verso Verona l’ex albergo “Europa” è stato occupato ancora una volta da alcuni sbandati
Il degrado nell'ex Hotel Europa

Una rete sfondata e la (nuova) occupazione è servita. Questa volta è l’ex hotel Europa di strada Padana verso Verona che torna a essere meta di senzatetto o tossicodipendenti che cercano (e trovano) rifugio in quelle che furono le stanze dell’albergo. Resta costante il degrado di un’area che sembrava sul punto di essere bonificata e che, invece, resta una discarica senza una prospettiva.

La rete divelta per occupare l'ex Hotel Europa

Il segnale inequivocabile della nuova e recente occupazione è, come detto, la rete rossa installata per evitare ulteriori ingressi nello stabile divelta. Entrare è un gioco da ragazzi, anche perché c’è una piccola pedana in legno che agevola ulteriormente l’ingresso dal lato di strada Padana verso Verona. I segni di un’occupazione si potrebbero notare già dopo pochi passi: ci sono sacchi della spesa, due coperte a terra e un giocattolo. Girando nel piano terra, ci sono segni di occupazioni passate tra montagne di materiale lasciato a marcire: saltano all’occhio un tavolo in legno che proprio non c’entra niente con il contesto e alcune bottiglie impolverate. La rampa che porta all’interrato in quello che avrebbe dovuto essere un garage è completamente allagata con sacchi di rifiuti che galleggiano. I segni più evidenti dell’occupazione recente e probabilmente in corso, però, si trovano salendo le rampe di scale che conducono ai piani superiori. Niente al primo, se non cumuli di materiale. Passeggiare tra i corridoi, gli atri, le scale e le camere è inquietante anche a causa delle finestre sfondate (o mai installate) che fanno passare l’aria e muovono fogli di nylon che producono rumori sinistri. È bene guardare in alto, per evitare strutture pericolanti e resta il problema di guardare a terra per saltare gli inciampi.

Al secondo piano le stanze occupate

Arrivando al secondo piano ecco due stanze occupate: in una c’è un materasso con un lenzuolo e una coperta. L’altra è chiusa con un cuscinetto. Altri sono sparsi per terra. Sopra c’è di tutto, una padella ma anche bottiglie, cucchiai, accendini, carta stagnola e materiale per tagliare gli stupefacenti. Tutto il necessario per consumare droga. Salendo ancora, il vuoto e, al quarto e ultimo piano, la vista si apre sulle montagne con un auspicio per la definitiva sistemazione della porta ovest della città. 

 

Karl Zilliken

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