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I costi della vacanza

Turismo, il Vicentino meta più economica di tutto il Veneto

La spesa media a persona è di 231 euro, una cifra che comprende il viaggio andata e ritorno, l’alloggio e altre uscite come i biglietti per mostre e musei o l’acquisto di souvenir. Ad attirare sono soprattutto il patrimonio artistico e le località di montagna

Per una mini vacanza Vicenza è la provincia più economica del Veneto ed è in grado di soddisfare i turisti che le danno un voto superiore all’otto, soprattutto per la qualità degli alloggi e il patrimonio culturale. 

L’indagine

Un risultato che emerge da un’indagine Unioncamere del Veneto e Isnart (Istituto nazionale di ricerche turistiche) che è stata presentata nell’ambito della Giornata del turismo veneto con Regione e Camere di commercio. Lo studio è stato compiuto lo scorso agosto: sono stati intervistati visitatori italiani e stranieri, su un campione nazionale di circa 30.000 turisti che abbiano soggiornato almeno due notti nella regione dell’indagine. Per il Veneto nell’ambito del progetto fondo di perequazione 2021-2022 “Sostegno del turismo” è stato effettuato un sovra campionamento per un totale di 2.300 turisti. 

I costi 

Per calcolare la spesa con un pernottamento sono state considerate tre voci: il costo del viaggio andata e ritorno, quello per l’alloggio e infine le altre spese, dall’acquisto dei souvenir, alla ristorazione fino ai biglietti per l’ingresso a mostre e musei. A queste cifre si è arrivati facendo una media tra diverse tipologie di vacanza. Dai soggiorni negli alberghi di lusso a quelli in campeggio, dai weekend senza badare a spese a quelli, invece, prestando la massima attenzione al budget. La spesa per una “vacanzina” nel Vicentino ha un costo medio, dunque, di 231 euro: 180 per il viaggio, 59 per soggiorno e 64 per le altre spese. La provincia è, si diceva, la più economica in Veneto: si parte infatti dai 372 euro di Venezia, subito seguita da Verona dove si risparmiano solo cinque euro (spesa complessiva 367). Terzo posto per Belluno, con 320 euro. Nelle altre non si raggiungono i trecento euro: 250 a Padova, 243 a Treviso; 238,5 a Rovigo e infine, appunto, 231 a Vicenza. Anche considerando soltanto la voce alloggi la nostra provincia si conferma tra le più convenienti: la spesa è di 59 euro e solo nel Trevigiano si spende un po’ meno, 54. La più cara in assoluto, è invece Verona, con 70 euro, mentre al secondo posto, con una differenza di appena cinquanta centesimi la provincia di Rovigo; infine, il Veneziano è terzo (65 euro). 

La scelta

Agli intervistati è stato chiesto che cosa abbia influenzato la scelta della meta e, nel caso di Vicenza, il passaparola è stato predominante (41,4%), seguito dalle ricerche in internet (37,8%) e dall’esperienza personale nel 31,9%. Se nel Bellunese la montagna è protagonista, a Padova trionfano arte e relax alle terme, a Rovigo le vacanze estive al mare tra shopping, degustazioni ed eventi; a Treviso si va per visite a monumenti, palazzi storici e musei. Nel Veneziano si cercano arte, cultura, mare e divertimento; Verona è gettonata per il patrimonio culturale.

Per quanto riguarda Vicenza ad attrarre è il patrimonio artistico (37,2%) ma naturalmente un grande richiamo è esercitato anche dalle località montane dell’Altopiano dei Sette comuni. Il 26,3% dei turisti, ovvero uno su quattro, ha raggiunto il Vicentino proprio per soggiornare ad Asiago e nei centri limitrofi. A determinare la scelta anche altri fattori. Nella lista ci sono gli eventi (17,7%) e le degustazioni (12,2%). Ecco dunque che la mini vacanzina in città e provincia viene dedicata soprattutto ad escursioni e gite (57,8%), visite dei centri storici (46,3%), musei e mostre (21%) e a sport all’aria aperta (15,9%). E alla fine, come si diceva, la nostra provincia viene promossa con ottimi voti. L’offerta turistica nel suo complesso raggiunge il punteggio di 8,4. E molto bene vengono giudicati soprattutto gli alloggi. Qualità ed accoglienza arrivano a 8,8. Bene anche la voce patrimonio culturale (8,4). 

Claudia Milani Vicenzi

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