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Vicenza

Stretta sui green pass, controlli nei locali. «Rispettate le regole»

La stretta sui green pass è cominciata, ma durante le prime verifiche le forze dell’ordine non hanno staccato alcuna multa. Tutti gli avventori controllati tra venerdì sera e ieri mattina (pochi a dire la verità, vista la stagione che consente di consumare cibo e bevande nei plateatici, senza restrizioni) erano in regola con la certificazione verde.

L’obbligo di dover controllare chi entra nei propri locali continua comunque a non piacere a una grande fetta di ristoratori e baristi, che rischiano una sanzione a loro volta (e in caso di recidiva pure la sospensione dell’attività fino a dieci giorni) nel caso le forze dell’ordine trovino qualche cliente “fuorilegge”.

Molti titolari di bar e ristoranti hanno dunque deciso di utilizzare solamente gli spazi esterni ai locali, anche per una questione di principio. 
I primi accertamenti sono stati effettuati venerdì sera, con in campo pattugliamenti interforze coordinati dalla questura. Le modalità erano state discusse durante il tavolo tecnico convocato in prefettura mercoledì. Previsti anche periodici report sull’andamento dei controlli. Sotto osservazione in particolare le zone più battute per aperitivi e movida. Tra il tardo pomeriggio e la serata di venerdì in città gli agenti della polizia locale si sono presentati in 18 locali, soprattutto nelle zone centrali. La maggior parte dei clienti era seduta ai tavolini all’aperto.

Complessivamente sono state controllate sei persone, tutte quelle trovate all’interno dei locali verificati: tutte sono risultate in regola con il green pass. Questura, finanza e carabinieri non hanno invece fornito i dati relativi ai propri accertamenti. Tutte le forze dell’ordine hanno comunque sottolineato di non aver compilato nemmeno un verbale. 

Al di là delle sanzioni, la certificazione verde ha comunque già cambiato il modo di lavorare di alcuni commercianti. «La polizia locale si è presentata venerdì sera e ha verificato che dentro non c’era nessuno - afferma Riccardo Martinelli, titolare dello storico ristorante “Al Pestello” in contra’ Santo Stefano - erano tutti fuori. Devo ringraziare l’amministrazione comunale che ci ha permesso di ampliare i plateatici, ma il decreto penalizza la categoria perché il 40 per cento dei locali, cito i dati dell’Ascom, ha plateatici troppo piccoli oppure proprio non ne ha. Noi non possiamo essere dei controllori - prosegue il ristoratore -. Sono altri che devono farli. Così si danneggia ancora una volta il settore». L’osteria e wine bar “Al topo somelier” che si affaccia su piazza Biade è invece uno di quei locali che ha fatto una scelta radicale: «Facciamo sedere i clienti solamente all’esterno per scelta aziendale - puntualizzano -. noi, comunque, siamo tutti vaccinati». 
Il sindaco Francesco Rucco, dopo la prima serata di verifiche sui green pass da parte della polizia locale, guarda ai risultati con una certa fiducia. «I controlli sono coordinati dalla questura con la prefettura - ribadisce - e la polizia locale è a supporto delle forze dell’ordine. La notizia che non siano state fatte sanzioni è positiva, perché mette in luce rispetto delle regole». Il momento è comunque delicato e Rucco ne è consapevole. «La linea del ministero è quella di fare controlli seri - precisa - allo stesso tempo da sindaco mi sento di dire che i controlli sono giusti perché stiamo parlando di regole da rispettare, ma non dev’esserci accanimento sulle persone. Un po’ alla volta i cittadini italiani stanno osservando l’obbligo civico, perché di questo si tratta, di vaccinarsi, siamo già a un punto importante della campagne e un po’ alla volta aumenteranno le percentuali».
Resta il nodo controlli: «Personalmente ritengo che la competenza debba essere delle forze dell’ordine». 

 

Alessia Zorzan - Valentino Gonzato

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