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Vicenza

Scippata e trascinata per metri. Pensionata di 82 anni all’ospedale

L’aggressione vicino al Seminario. La vittima ha tentato di resistere. Il bandito fuggito in auto con il compare. È caccia alla coppia

Aggredita per strada e trascinata sull’asfalto per diversi metri, fino a quando, stremata, ha mollato la presa sulla borsa. È la disavventura capitata martedì a Santina Baio, 82 anni, a Borgo Santa Lucia vicino al seminario. I banditi sono fuggiti con la refurtiva a bordo di un’automobile di colore nero, probabilmente una Fiat Punto.

I testimoni hanno individuato l'auto

Alcuni testimoni sarebbero comunque riusciti ad annotarsi la targa e l’hanno riferita ai poliziotti delle volanti assieme alla descrizione dettagliata del delinquente che ha assalito la donna. Il cerchio attorno allo scippatore senza scrupoli e al suo compare potrebbe dunque chiudersi a breve. La pensionata è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo; fortunatamente non è in gravi condizioni ed è stata dimessa dopo diverse ore trascorse in osservazione.

La richiesta di denaro e poi la fuga

A raccontare quello che è successo è il marito della vittima, Renato Marchiori, che in quel momento stava curando l’orto ed è tornato il più velocemente possibile a casa appena ha ricevuto la notizia: «Uno sconosciuto l’ha aspettata e le ha chiesto se poteva aiutarla perché aveva male ai denti. Lei, però, aveva le borse della spesa e gli ha risposto che non riusciva fermarsi perché doveva tornare a casa». 
In realtà, il malintenzionato aveva utilizzato una scusa con l’obiettivo di avvicinare la donna senza che lei si allarmasse. Appena la pensionata gli ha dato le spalle, lui l’ha aggredita nel tentativo di sfilarle la borsa. Era convinto di coglierla di sorpresa e di riuscire a scipparla senza alcuna difficoltà. Invece, si sbagliava perché la vittima ha tentato in tutti i modi di difenderla. 

Il complice era al volante di un'auto

«L’ha trascinata fino alla macchina che lo stava aspettando lì vicino. Lei ha mollato la borsa solo quando lui stava per salire in auto», aggiunge il marito della vittima. Il bandito ha raggiunto il complice che lo stava aspettando al volante di un’utilitaria nera con il motore acceso, ferma a bordo della strada qualche metro più in là. Appena il complice si è seduto sul sedile del passeggero e ha richiuso la portiera, il veicolo è ripartito a tutta velocità schizzando via.

Alcuni passanti hanno assistito allo scippo

Alcuni residenti e passanti hanno assistito allo scippo e sono subito accorsi in aiuto della malcapitata per verificare le sue condizioni. Qualcuno ha afferrato il cellulare e lanciato l’allarme al 113 e al 118. Una pattuglia delle volanti della questura e un’ambulanza sono accorse a sirene spiegate in una manciata di minuti. I poliziotti hanno raccolto dai testimoni quanti più elementi possibili, numeri e lettere dalla targa dell’auto in fuga in primis, e la segnalazione è stata tempestivamente diramata anche agli equipaggi delle altre forze dell’ordine affinché venissero attivate le ricerche.  

La vittima si è tagliata il viso con le schegge degli occhiali

Il personale del 118 ha invece prestato le prime cure alla donna, per poi accompagnarla al San Bortolo. «Nella caduta si è rotta gli occhiali, che le hanno tagliato il viso. Ha tutto il volto tumefatto. È rimasta in ospedale fino alle 3 di notte. Le hanno fatto i raggi e, per fortuna, non ha nulla di rotto. Ha tante botte ed escoriazioni soprattutto alle mani e alle gambe perché è stata trascinata», prosegue Marchiori. Che conclude: «I politici devono fare qualcosa, perché è sempre peggio». 
Sull’attività investigativa vige il massimo riserbo. In questura le bocche sono cucite per non compromettere l’esito delle indagini. Secondo i testimoni, i due banditi avevano la carnagione scura e pare non fossero italiani. Descrizioni e targa dell’auto dovrebbero permettere agli agenti di inchiodarli. 

Valentino Gonzato

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