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Vicenza

Schiuma sul Bacchiglione a Debba. Sopralluogo con i droni

Il giallo della schiuma di Debba si infittisce, tanto che per cercare di fare chiarezza si alzeranno in volo anche i droni. La settimana prossima è previsto infatti un sopralluogo aereo nei dintorni del Bacchiglione, per cercare di individuare l’origine di alcuni scarichi che non è stato possibile definire con le verifiche porta a porta, eseguite nelle scorse settimana da Comune e Viacqua. Visto il ripetersi della comparsa della schiuma biancastra in località Ponte di Debba, infatti, durante un incontro in Provincia, a luglio, era stato deciso di avviare un monitoraggio degli scarichi non ancora allacciati alla rete fognaria, battendo in particolare le aree vicine ai fiume. Controlli ora terminati, ma che non hanno portato alla luce abusivismi, anche se sono emerse alcune carenze nella manutenzione delle vasche Imhoff. 
Un tema, quello di Debba, che sta tenendo impegnata l’amministrazione «con interventi e verifiche mai eseguiti in precedenza», sottolinea l’assessore all’ambiente Simona Siotto. Ma che sta impegnando anche associazioni ambientaliste, pescatori e minoranze in Consiglio comunale, che stanno incalzando la maggioranza. Dopo l’interrogazione del consigliere del Pd Alessandro Marchetti, ieri è partita all’attacco Coalizione civica con Europa Verde. «Francesco Rucco aveva promesso monitoraggi costanti delle acque e verifica di tutti gli scarichi non allacciati alla rete. Ebbene quali sono i dati a quasi due mesi di distanza?», chiede la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda. Il consigliere comunale di Coalizione Civica Dodo Nicolai rincara: «Perché l’amministrazione non predispone analisi costanti dei fiumi di Vicenza con pubblicazione periodica degli esiti?». «Inoltre - continua Guarda - perché non è dato sapere che fine abbia fatto il famoso bando per la riorganizzazione del sistema fognario e depurativo che ruota attorno all’impianto di Casale? ViAcqua ha proceduto alla revoca nello scorso aprile con la scusa di un potenziale aumento dei costi, ma nel frattempo cittadini e clienti di ViAcqua rimangono all’oscuro delle decisioni prese». «I cittadini - concludono Guarda e Nicolai - meritano risposte». 
«Abbiamo terminato le verifiche degli scarichi, che si sono concentrate nelle zone vicino ai fiumi - spiega Siotto - e non ne abbiamo individuati di abusivi. Faremo ulteriori controlli su alcuni scarichi, perché non si è capito a quali immobili appartengano. Dalle riprese con i droni confidiamo di poter avere maggiori indicazioni». Per il ora non sono state comminate sanzioni. «Stiamo inviando i verbali dei controlli - continua Siotto - ma eventuali sanzioni saranno valutate prossimamente, visto che non sono emersi abusi. Sono però emerse alcune situazioni di scarsa manutenzione delle vasche, risultate in alcuni casi troppo piene, condizione che potrebbe causare sversamenti, o alcune perplessità sulla gestione dei liquami. È stata anche un’occasione per chiedere a Vicqua un intervento più decisivo sugli allacci, valutando la possibilità di accelerare su questo fronte. La sensazione è che comunque la schiuma sia il frutto di una serie di concause, tra cui l’acqua inquinata, anche se con valori contenuti, siccità, una scarsa manutenzione delle vasche e gestione dei liquami. Gli approfondimenti continuano. Non lasciamo niente di intentato», conclude. 

Alessia Zorzan

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