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Emergenza acqua

Scarichi ed erba alta. Il viaggio sul Retrone soffocato dalla siccità

C’è la vegetazione che spunta dall’acqua o ci sono semplicemente gli scarichi che si trovano a un livello ben più alto. Due immagini che raccontano un fiume in sofferenza. Anche se, a dire la verità, solo quando si arriva alle Barche la siccità diventa evidente. Per un profano l’acqua del Retrone è sufficiente per far scivolare un packraft, canoa gonfiabile che ieri per due volte ha solcato una delle vie d’acqua della città.

 


Il percorso, ideato da La Piccionaia (su suggerimento di Antonio Piro) e condotto da RiverLand Asd, parte dall’imbarco del parco Retrone ai Ferrovieri, per terminare alle spalle del teatro Astra, giusto alle Barche, la casa de La Piccionaia. Un progetto “culturale” ma anche un modo per vedere da una prospettiva diversa il fiume che - ormai non è una novità - ha sempre più sete. Più ci si addentra nel cuore della città e più la pagaia “gratta” le pietre e quando è il momento di smontare la canoa realizzata con lo stesso materiale degli airbag si incagliata nei sassi riemersi dalla secca. Anche ai Ferrovieri ci sono dei punti dove si intravvede il fondo ma la situazione di difficoltà del corso d’acqua pare decisamente meno evidente. Un occhio inesperto però nota aree che, in condizioni di normalità, non avrebbero dovuto essere emerse. «E dire che le piogge degli ultimi giorni sono state sufficienti per far tornare il corso del fiume a livelli più soddisfacenti di quelli che ci attendevamo, anche se ovviamente il peso della siccità si nota», spiegano gli organizzatori. La navigazione è favorita dalla corrente particolarmente placida. 

 

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C’è la siccità, certo, ma c’è anche un elemento che può trasformarsi in risorsa. Quando è il momento di accostarsi al centro storico è evidente quanto le vie d’acqua, che a Vicenza sono sempre state accostate a eventi infausti, potrebbero invece diventare una risorsa turistica: «Questo, oltre a essere un modo per sensibilizzare i cittadini alla cura per le vie d’acqua, che sono parchi nella città, è anche la strada per far capire quanto possano essere una risorsa turistica», chiude Carlo Presotto che ha ideato un percorso da ascoltare che si snoda tra la storia di Vicenza e suggestioni musicali. 

 

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