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Vicenza

Preso a pugni e rapinato: nuovo agguato della gang

di Valentino Gonzato
In azione tre banditi che hanno preso di mira un passante in via D’Annunzio. È il secondo colpo in 48 ore dopo l’agguato ai danni di uno studente a San Marco. I carabinieri sulle tracce della banda
La rapina è stata commessa in via D’Annunzio, a Vicenza (Foto d'archivio)
La rapina è stata commessa in via D’Annunzio, a Vicenza (Foto d'archivio)
La rapina è stata commessa in via D’Annunzio, a Vicenza (Foto d'archivio)
La rapina è stata commessa in via D’Annunzio, a Vicenza (Foto d'archivio)

Due violente rapine commesse a 48 ore di distanza l’una dall’altra, dietro le quali ci potrebbe essere la stessa banda di delinquenti. Dopo l’agguato ai danni di uno studente, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi a Ponte Novo in zona San Marco, lunedì sera si è registrata una nuova aggressione. La vittima, un cittadino pakistano di 27 anni, è stata presa a pugni e derubata del cellulare e del portafoglio. In entrambi i casi è entrata in azione una gang composta da tre individui, che, secondo le descrizioni fornite dai malcapitati, sarebbero di origini straniere. Sui due “colpi” indagano i carabinieri, che potrebbero avere già imboccato la pista giusta.

Via D’Annunzio

Alla caserma di via Muggia vige il massimo riserbo per non compromettere l’indagine. Secondo quanto è stato comunque possibile ricostruire, la rapina in via D’Annunzio, una traversa di viale Verona, si è verificata attorno alle 21. Il cittadino pakistano sarebbe stato avvicinato all’improvviso dal terzetto di malintenzionati. Questi ultimi avrebbero intimato alla vittima di consegnargli soldi e telefonino. Lui, però, avrebbe cercato di opporsi. Il comportamento del malcapitato avrebbe scatenato la violenta reazione della gang. Il cittadino pakistano sarebbe stato colpito con un pugno che lo avrebbe mandato al tappeto. A quel punto, i malviventi gli sarebbero saltati addosso e lo avrebbero immobilizzato per frugargli nella tasche. Gli avrebbero preso il portafoglio che conteneva circa 150 euro e lo smartphone. Dopodiché sono fuggiti. 

Il modus operandi

La dinamica è molto simile a quella dell’agguato avvenuto circa 48 ore prima a Ponte Novo. Anche in quel caso lo studente 17enne, che rientrava a casa da una festa, era stato aggredito alle spalle, minacciato e poi preso a botte da un terzetto di malviventi. Identico anche il bottino: contanti e cellulare. Il minorenne, sotto choc, era corso a casa e si era poi presentato in caserma assieme ai genitori per denunciare l’accaduto ai carabinieri. 

Le indagini

In base agli elementi raccolti finora dagli investigatori, potrebbe trattarsi della stessa banda. La prima rapina sarebbe stata immortalata da alcune telecamere e i filmati sarebbero già stati recuperati e analizzati dai militari. Nonostante i tre aggressori indossassero sciarpe e cappucci per nascondere il proprio volto, i video potrebbero comunque permettere di identificarli. Gli accertamenti effettuati sulle registrazioni degli occhi elettronici verranno inoltre incrociati con gli identikit forniti dalle due vittime. La speranza dei carabinieri è quella di riuscire a chiudere il cerchio attorno ai banditi il prima possibile per fermare la serie di rapine. 

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