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VICENZA

Aggressioni, la lista si allunga: altri due episodi in una sera

di Claudia Milani Vicenzi e Matteo Bernardini
In viale Trento un giovane è stato rapinato da due uomini che gli hanno spruzzato in faccia lo spray al peperoncino. Vicino al cavalcaferrovia invece altro episodio ma hanno preso di mira un 57enne che, esperto in autodifesa, li ha messi in fuga
Viale Trento dove è avvenuta una delle due aggressioni ARCHIVIO
Viale Trento dove è avvenuta una delle due aggressioni ARCHIVIO
Viale Trento dove è avvenuta una delle due aggressioni ARCHIVIO
Viale Trento dove è avvenuta una delle due aggressioni ARCHIVIO

Non solo spaccate notturne nei negozi. A Vicenza venerdì sera sono state denunciate anche due aggressioni. E la lista continua ad allungarsi, siamo ad almeno cinque in appena sei giorni.

Un'altra aggressione

Per quanto riguarda la scorsa notte una è avvenuta, intorno alle 23, in viale Trento, ai danni di un giovane che si era fermato a prelevare allo sportello bancomat della filiale Unicredit. Dopo essere stato avvicinato da due persone, sembrerebbe due cittadini stranieri vestiti con abiti scuri, al vicentino è stato intimato di consegnare i soldi che aveva appena ritirato dal bancomat.

Evidentemente colto di sorpresa e impaurito, il giovane inizialmente ha dato il denaro salvo poi cercare di riprenderselo. E sarebbe stato in quel momento che i due banditi, che non avrebbero agito armati, gli avrebbero però spruzzato sulla faccia dello spray al peperoncino dandosi poi alla fuga. Il ragazzo, a quel punto, ha chiesto l’intervento del 113 che ha poi attivato anche il Suem.

Sul luogo dell’aggressione, in una manciata di minuti, sono quindi intervenuti sia il personale sanitario sia gli agenti della sezione volanti della questura che hanno raccolto la testimonianza della vittima. La polizia starebbe già visionando le telecamere di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’aggressione per cercare di ricostruire quanto accaduto e fermare gli aggressori del giovane vicentino.

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Spunta anche un coltello, poi la reazione

Decisamente molto più movimentato l’episodio avvenuto poco prima, intorno alle 21.30, vicino al cavalcaferrovia di Ferreto de Ferreti. Qui è spuntato un coltello ma, evidentemente, è stata scelta la persona sbagliata che ha reagito mettendo in fuga i malviventi. «Sono andato a cena con un amico - ha detto S.B. (scriviamo le iniziali su sua richiesta) - e quando siamo usciti dal ristorante, attorno alle 21.30, ho rifiutato un passaggio: era presto e preferivo fare due passi fino a casa».

Di colpo sono spuntati due uomini, che secondo il vicentino avevano la pelle scura e avevano circa 25-30 anni. Con loro, a qualche metro di distanza, ci sarebbe stata anche una ragazza che probabilmente faceva il “palo” e controllava che non arrivasse nessuno.

«Impugnavano un coltello e me lo hanno puntato alla gola intimandomi di dar loro il telefono, i soldi e tutto ciò che avevo in tasca - racconta -. Purtroppo per loro hanno trovato la persona sbagliata perché ho reagito in malo modo, sferrando un pugno sul naso al primo e scagliando l’ombrello in testa al secondo. La loro reazione è stata feroce: hanno tentato prima di colpirmi alla gola e poi allo stomaco ma fortunatamente ho schivato i loro colpi e sono solo riusciti a rovinarmi il giaccone. Ho avuto prontezza di riflessi e, soprattutto, in passato ho seguito corsi di autodifesa e so come muovermi. Loro, nel frattempo, continuavano ad urlare “ti ammazzo, ti ammazzo”».

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A dare l’allarme sarebbero stati i residenti

Si sono affacciati alle finestre sentendo le urla e, in un primo istante, hanno creduto che fosse in corso una rissa. Hanno chiamato le forze dell’ordine, qualcuno ha anche filmato quanto stava accadendo». 

«È andata bene - considera il 57enne -. Non mi hanno fatto male e non mi hanno rubato nulla. Dopo aver cercato di aggredirmi credo che quelli che stanno peggio ora siano loro. Non mi risulta però che nessuno, guarda caso, si sia presentato al pronto soccorso del San Bortolo per farsi medicare il naso». «Le forze dell’ordine che sono accorse sono state encomiabili - conclude - ma mi chiedo che cosa sarebbe successo se, invece che trovare me, i due avessero preso di mira un’altra persona che non sapeva come affrontarli. Come sarebbe finita? Simili episodi non dovrebbero mai accadere ma è ancora più inquietante che si verifichino alle 21. Questa città sta diventando invivibile». 

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