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I commenti

Le reazioni della politica: «Azione premeditata, violenze ingiustificabili»

di Alessia Zorzan
Il sindaco Possamai: «Non si va in piazza con i bastoni e il viso coperto»

Numerose le reazioni del mondo politico dopo gli scontri di questa mattina, sabato 20 gennaio, tra gli attivisti dei centri sociali e la polizia.

Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza: «Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina in strada dell'Arsenale – ha dichiarato all’Ansa -. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l'eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell'articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese». «E non fa torto solamente - prosegue il primo cittadino - a quelle righe della nostra Carta, ma fa anche male alla causa che dice di sostenere: è una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza. Ottenendo tra l'altro l'effetto di allontanare ancora di più l'attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della città agli agenti della polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri di questa mattina, ed esprimere il mio ringraziamento alla prefettura, alla questura e alle forze dell'ordine per il lavoro di queste ore».

Ignazio La Russa, presidente del Senato: «Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto oggi a Vicenza dove dei manifestanti dei centri sociali hanno deviato il percorso del loro corteo per protestare contro la presenza di alcuni operatori di Israele alla Fiera Vicenza oro venendo a contatto con le forze dell'ordine. La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. Nessuna tolleranza è ammissibile. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica». 

Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati: «Esprimo ferma condanna per gli atti di violenza e di discriminazione avvenuti a Vicenza. Auspico che tutti i responsabili ne rispondano in sede giudiziaria. Rivolgo la mia più sentita vicinanza e solidarietà agli agenti della polizia di Stato rimasti feriti e un ringraziamento alla Prefettura e alla Questura impegnate a mantenere l’ordine e la sicurezza».
 

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Francesco Rucco, ex primo cittadino di Vicenza e capogruppo in consiglio comunale della lista di minoranza Ruccosindaco: «È inaccettabile quanto sta accadendo in queste ore a Vicenza – scrive sui social -. Una manifestazione contro Israele si trasforma in un’aggressione alle forze di polizia. Anche in vista degli annunci minacciosi dei centri sociali nei confronti del progetto Tav, è necessario per il futuro vietare questo tipo di manifestazioni organizzate da soggetti incappucciati e armati di bastoni. È ora che il sindaco Possamai, di fronte a tali violenze perpetrate dal centro sociale Bocciodromo di Vicenza e dai suoi sodali, revochi con effetto immediato la concessione della sede di via Rossi. Da anni non si assisteva a fatti così violenti».

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto: «Indubbiamente si è voluto cercare lo scontro, trasformando quella che avrebbe potuto essere una manifestazione di protesta  e di sostegno al popolo palestinese in una precisa provocazione dove il conflitto tra Hamas e Israele è solo un pretesto per  innescare una carica di violenza anti-sistema con chiari intenti intimidatori. Un’azione premeditata, una violenza che condanniamo senza riserve». «Gli antagonisti dei Centro sociali mescolati a gruppi di extracomunitari – rincara - hanno scelto come bersaglio la Fiera di Vicenza perché emblema di un modello di società della quale non riconoscono né accettano regole e valori». «Sono dei professionisti della provocazione e della violenza. Non accettiamo intimidazioni, né cederemo a ricatti di una subcultura marginale: il Veneto e Vicenza non hanno nulla da spartire con questi facinorosi».

Giorgio Conte e Nicolò Naclerio, consiglieri comunali di Vicenza del gruppo di minoranza di Fratelli d’Italia: «Gli incidenti di oggi (sabato 20 gennaio) erano di fatto preannunciati, ma evidentemente sottovalutati. Sei agenti delle forze dell’ordine rimasti feriti è un bilancio inaccettabile. Il Bocciodromo si conferma una realtà potenzialmente pericolosa che turba e permette ad altri di sovvertire l’ordine pubblico. Raggiunto l’obiettivo della ribalta nazionale, quella di oggi rischia di essere la prima manifestazione di una lunga serie di eventi che va fermata senza alcun indugio». «Ribadisco - conclude Conte - la richiesta all’amministrazione comunale di revocare ogni concessione al gruppo del Bocciodromo che non rappresenta alcunché, ma costituiscono nella nostra città il pretesto per una presenza dei centri sociali del nordest e più in generale del nord Italia».

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Silvio Giovine, deputato vicentino e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: «Totale solidarietà di Fratelli d’Italia ai ragazzi in divisa: una settimana, quella di Vicenzaoro, in cui le forze dell’ordine sono già chiamate a sforzi fuori dall’ordinario per assicurare la buona riuscita di un evento che mostra Vicenza al mondo e che non meritava uno scenario simile. Temevamo potesse accadere, e purtroppo è accaduto. Una manifestazione che già dal suo annuncio evidenziava tutta l’ignoranza, l’arroganza, la violenza, l’antisemitismo, il razzismo di queste persone che oggi, ricordiamolo, stanno manifestando contro la semplice presenza di espositori israeliani in fiera. È il momento di dire basta! Questa gentaglia, questi teppisti, questi delinquenti devono essere assicurati alla giustizia e soprattutto, cacciati da uno spazio pubblico che il comune dovrebbe invece affidare ad associazioni che hanno veramente a cuore Vicenza e i vicentini».

Mara Bizzotto, senatrice vicentina della Lega: «Esprimo massima solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine coinvolte negli scontri durante il corteo organizzato dai centri sociali per protestare contro la presenza di operatori di Israele alla fiera VicenzaOro. I fascisti rossi dei centri sociali, che organizzano manifestazioni violente contro Israele inneggiando alla Palestina, vanno cacciati e banditi dalla città di Vicenza. Noi saremo sempre dalla parte di Israele e della democrazia, contro la violenza dei centri sociali e della sinistra radicale italiana e vicentina. Il centro sociale Bocciodromo di Vicenza va chiuso immediatamente».


 

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