<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il dato

Allerta smog: polveri sottili e auto “vecchie”, nella zona rossa 30 mila veicoli ai box

In città poco meno della metà del parco circolante rischia lo stop. In tutta la provincia sono solo 2.468 le vetture a propulsione full-electric
Sono poco più di 2 mila in tutto il Vicentino le auto totalmente elettriche ARCHIVIO
Sono poco più di 2 mila in tutto il Vicentino le auto totalmente elettriche ARCHIVIO
Sono poco più di 2 mila in tutto il Vicentino le auto totalmente elettriche ARCHIVIO
Sono poco più di 2 mila in tutto il Vicentino le auto totalmente elettriche ARCHIVIO

Sarebbero circa 30 mila solo in città i veicoli costretti a restare ai box (deroghe permettendo) se si entrasse in zona rossa a causa delle polveri sottili. Ed è anche per questo che l’Automobile club d’Italia guidato dal presidente Luigi “Lucky” Battistolli invita a una riflessione sull’età del parco dei veicoli che circolano ogni giorno sulle strade della provincia. Se è vero che ogni area ha le sue specificità, in zona rossa a Vicenza il blocco (che scatta dopo 10 giorni di superamento dei limiti alle polveri sottili) coinvolge anche le vetture private di categoria diesel Euro 5 e i veicoli commerciali diesel fino alla categoria Euro 4. 

I numeri

Sono poco più di 10 mila le auto e i mezzi commerciali che sarebbero fermi anche considerate le propulsioni a benzina: nel perimetro del capoluogo, infatti, ci sono 4.647 Euro zero, 1.277 Euro 1 e 4.181 Euro 2. E poi, per i motori diesel sono poco meno di 3 mila gli Euro 3 e circa 9 mila gli Euro 4, così come 6 mila gli Euro 5. Le Euro 6 a Vicenza sono in definitiva “solo” 23.524. Al di là di ogni discorso legato ai livelli di inquinamento è possibile dedurre, quindi, che le macchine e i mezzi commerciali più recenti sono solo un terzo di quelli che percorrono ogni giorno le strade cittadine. Oltre questi dati cittadini, osservando l’intera provincia si vede chiaramente come l’elettrico “puro” resti indietro: sono in tutto 2.268 le macchine che circolano solo con questa alimentazione. Molto più confortanti i valori dell’ibrido: quelli a benzina sono nel complesso 18.332 mentre quelli a gasolio solo 2.089. Quasi 40 mila i mezzi che sono alimentati a Gpl e poco più di 10 mila quelli a metano.

Leggi anche
Smog, scatta il livello arancione. Stop ai veicoli diesel euro 5 e benzina euro 2

Il commento

Si concentra soprattutto sull’incertezza del mercato elettrico il presidente Battistolli: «Per quanto riguarda l’elettrico c’è una forte pressione della Comunità europea per questa tipologia di propulsione che, però, sembra non attecchire nella misura in cui speravano i nostri politici - commenta . I problemi sono soprattutto tre. In primis, l’approvvigionamento dei materiali per costruirle, in secondo luogo il costo delle macchine elettriche e, per finire, l'incognita su quello che sarà il valore dell’usato. Cosa accadrebbe, infatti, se ci fosse un radicale cambio di orientamento sulle tecnologie o su nuovi tipi di alimentazione dopo aver investito gran parte dei propri risparmi su questo tipo di automobili? Il rischio è di ritrovarsi tra le mani qualcosa che vale molto poco». Battistolli, infine, si concentra su altri temi: «I motori endotermici di ultima generazione inquinano davvero pochissimo e sono molto vicini all'impatto di quelli elettrici - la considerazione - Tra l’altro, l’approvvigionamento dei materiali per le tecnologie elettriche spesso fa uso di manodopera minorile e l’altra incognita è capire come avverrà lo smaltimento dei motori elettrici in ogni parte della loro componentistica». 

 

Karl Zilliken

Suggerimenti