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Vicenza

Il piano dei giovani. «Consulta, lavoro e un assessorato»

Le idee dei candidati under 30 della lista civica, di Lega, FI e FdI

A prendere la parola sono i giovani delle liste a sostegno del candidato del centrodestra Francesco Rucco, ossia Rucco sindaco, Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. «Siamo una rappresentanza di un gruppo più numeroso di giovani», precisano, dato che al tavolo non c'è presenza femminile. Presenti Jacopo Maltauro, Lega; Luca Zanon (30 anni, il più anziano al tavolo) e Giuseppe Pellizzari, Rucco sindaco; Nicolò Stefano Aldighieri, FdI; Matteo Marra, Forza Italia. Subito i temi-chiave: rafforzare il rapporto della città con l'università; lavorare sul legame tra scuola e imprese, in ottica di studi e opportunità lavorative; spazi di ritrovo; Consulta dei giovani, per la quale «esiste già una delibera quadro e che pensiamo come organo apolitico», e un assessorato specifico alle politiche giovanili. «In più occasioni si sente la frase fatta "Vicenza non è una città per i giovani", ma la verità è un'altra - dicono gli under 30 - basta pensare ai progetti sulla sicurezza, sulla prevenzione e contrasto all'uso e spaccio di sostanze, alla promozione della salute, all'educazione alla cittadinanza attiva e alla lettura. Nel corso di questo mandato la card universitaria con agevolazione per gli studenti è stata sensibilmente implementata, sono stati messi a terra numerosi progetti sull'orientamento al lavoro, all'imprenditorialità giovanile.

È nato il Festival dei giovani "ViYoung", così come non abbiamo esitato a varare interventi socio-educativi per affrontare l'impatto psicologico negativo dovuto alla pandemia, webinar e corsi on line sull'utilizzo delle nuove tecnologie». «Abbiamo una proposta concreta - sintetizza Maltauro, consigliere delegato alle politiche giovanili - non un libro dei sogni irrealizzabile, con una garanzia, quella di implementare il lavoro svolto dando finalmente importanza alla delega alle politiche giovanili, non rilegandola a una mera delega consigliare. Il lavoro svolto, i risultati raggiunti, lo sforzo collettivo effettuato meritano dal 2023 in poi una delega assessorile». Si è quindi sentita la mancanza di un assessorato ad hoc? «Io - precisa Maltauro - devo ringraziare tutti i colleghi e la coalizione che mi hanno dato una fiducia trasversale importante, perché fare il delegato in giovane età non è semplice. La mancanza si è sentita più per un tema strutturale, abbiamo corso un po' di più banalmente perché ufficio e dipendenti non erano chiaramente di un assessorato. Ma abbiamo corso con grande passione»

Alessia Zorzan

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