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Verso l'8 marzo

«La mia nuova vita» a 45 anni dal primo trapianto pediatrico di rene

Graziella Zardo, di Bolzano Vicentino, l'8 marzo del 1979 fu la prima paziente in età pediatrica a essere sottoposta a un trapianto di rene. E domani festeggerà con Enpa, di cui è volontaria, per aiutare i gatti
Graziella Zardo, 57 anni, con Minou che tiene in stallo insieme ad altri gatti in attesa che vengano adottati
Graziella Zardo, 57 anni, con Minou che tiene in stallo insieme ad altri gatti in attesa che vengano adottati
Graziella Zardo, 57 anni, con Minou che tiene in stallo insieme ad altri gatti in attesa che vengano adottati
Graziella Zardo, 57 anni, con Minou che tiene in stallo insieme ad altri gatti in attesa che vengano adottati

Un giorno speciale l'8 marzo. Per tutte le donne e soprattutto per lei. Quarantacinque anni fa, nel giorno della festa della donna, fu operata a Milano. Fu la prima paziente in età pediatrica ad essere sottoposta a un trapianto di rene. Oggi Graziella Zardo ha 57 anni e domani (venerdì 8 marzo) festeggerà il suo secondo "compleanno".

La malattia

«Dopo un'infanzia di sofferenze, trascorsa più in ospedale che a giocare con gli altri bambini o sui banchi di scuola il dono ricevuto mi permise di ricominciare a vivere - spiega infatti -. E all'inizio non fu facile. Dovevo, in un certo senso, rientrare nella società, dopo esserne stata tagliata fuori così a lungo». La malattia si manifestò quando era piccola, a 6 anni si rivelò in tutta la sua gravità. «Ma all'inizio - racconta - i medici non capivano il perché del malfunzionamento renale. Si parlò sempre di glomerulonefrite. E fino ai 12 anni i giorni furono un vero e proprio calvario, con continue terapie e ricoveri».

Il trapianto

Poi, appunto, la chiamata dall'ospedale di Milano e il trapianto. «Allora non c'erano leggi sulla privacy, seppi che il donatore era un bimbo che era stato investito e ucciso da un'auto. I suoi reni andarono a me e a un'altra bambina, di Genova, che purtroppo morì un paio d'anni dopo». «Io, da allora, sono stata bene. Mi sottopongo due volte all'anno a Milano a controlli - spiega ancora - Non sono mancati tuttavia altri problemi di salute. Nel 2018 sono stata operata per un tumore aggressivo, che si era formato sul rene non trapiantato. La fortuna ha voluto che sia stato scoperto presto».

«Sono nata - considera - il 2 novembre, la festa in cui si ricordano i defunti. Un giorno non proprio allegro. Mi sono "rifatta" con questo secondo compleanno, un giorno speciale e per me di rinascita».

Il volontariato e gli animali

Zardo si è sempre occupata di arte (è di Bolzano Vicentino) ed è attiva nel volontariato. Con Aido, innanzitutto. Fino allo scorso anno è stata testimonial nelle scuole. «Credo che sia fondamentale parlare di donazioni con i ragazzi, fare capire che ognuno di noi può fare la differenza. Non solo, mi sono resa conto che, soprattutto con i ragazzi più grandi, che frequentano le superiori, è importante sfatare alcune "leggende metropolitane" che sono dure a morire. I bimbi più piccoli, invece, sono quelli che sembrano cogliere subito l'importanza del dono. Capiscono il messaggio e non hanno preconcetti».

E poi, nella vita di Graziella Zardo ci sono gli animali. Collabora con l'associazione Alveare, è volontaria Enpa e si occupa dei tanti, troppi gatti che hanno bisogno d'aiuto, che cercano famiglia o che necessitano di cure mediche. «Attualmente oltre ai miei gatti ne ho sette in stallo - racconta -. Spesso mi occupo anche di quelli appena nati e da qualche tempo anche di adozioni. Il giorno della Festa della donna saremo al Centro commerciale Palladio per raccogliere fondi per le cure veterinarie. Perché abbiamo scelto proprio l'8 marzo? Molto spesso succede che a prendersi cura dei gatti siano proprio le donne (anche se nell'associazione abbiamo anche tanti volontari), le famose "gattare", termine questo che talvolta viene però usato in senso negativo. Abbiamo pensato ad una giornata di connubio tra donne e gatti per "darci una mano"».

«Le adozioni procedono abbastanza bene; purtroppo per i gatti di una certa età è più difficile trovare una famiglia. Eppure i gatti, anche a 10-12 anni hanno una grande vitalità, senza contare che possono vivere ancora molto a lungo. In questo periodo purtroppo siamo alle prese con molte cure: tanti gatti finiscono sotto le auto. Spesso non sono sterilizzati e inevitabilmente seguono l'istinto e scappano». «Infine cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà - conclude -. Purtroppo sono aumentate le persone che, a causa della crisi economica, fanno molta fatica a prendersi cura dei loro animali domestici».

Claudia Milani Vicenzi

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