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Vicenza

Furti e danni al cimitero. La spaccata in fioreria viene filmata

Nella notte un uomo ha mandato in frantumi la porta sul retro del locale usando il carrello. I titolari: «Serve più illuminazione»

«Uno all’anno non ce lo toglie nessuno, speriamo di essere a posto per il 2023 e che non ce ne siano altri». La prende con filosofia e anche un po’ di rassegnazione, Alberto Frigo, titolare della fioreria Otello. La notte scorsa è stata messa a segno una spaccata nel negozio di famiglia di piazzale del Cimitero.

La spaccata intorno alle 23 al cimitero

L’ennesima, tanto che il commerciante quasi non si stupisce più. Intorno alle 23 un uomo ha mandato in frantumi la porta sul retro del locale, usando un carrello che il titolare lascia fuori dal negozio per appoggiare le consegne dei fornitori. Una volta entrato il ladro è corso verso il registratore di cassa e ha arraffato tutte le monetine per poi scappare via. L’intrusione è stata ripresa dalle telecamere, sulla dinamica nessun dubbio: ogni momento, sia all’esterno che all’interno è stato immortalato; inoltre è subito scattato il sistema d’allarme e in pochi minuti sono quindi accorsi sia gli addetti della vigilanza privata che i carabinieri.

L'uomo è perfettamente riconoscibile nei video

«Lascio sempre una luce accesa in negozio - ha spiegato il titolare - e le immagini delle telecamere sono estremamente nitide. L’uomo che è entrato si vede benissimo». Era a volto scoperto, non si è nemmeno preoccupato di indossare un cappello o un cappuccio per cercare di non rendersi riconoscibile. «Non so che cosa sperasse di trovare - aggiunge - ovviamente non lasciamo mai l’incasso della giornata nel registratore. Ha portato via solo monete, una cinquantina di euro al massimo. Più che altro ha provocato danni mandando in frantumi il vetro della porta. Per fortuna, però, siamo assicurati».

Il ladro sapeva esattamente dove e cosa cercare

C’è un aspetto, tuttavia, che ha colpito Frigo quando ha controllato le immagini delle telecamere di sorveglianza. «L’uomo entra e, senza alcuna esitazione - spiega - va dritto verso la cassa. Insomma, sapeva esattamente dov’era il registratore quindi i casi sono due: o qualcuno lo aveva istruito oppure aveva tenuto d’occhio il negozio nei giorni scorsi, magari anche entrando, con la scusa di comprare qualcosa. Di certo è stato rapidissimo. Anche perché, con la sirena assordante dell’antifurto, non avrebbe potuto resistere di più all’interno».

L'ennesimo furto per la fioreria

Per la fioreria, si diceva, è solo l’ennesimo furto. «Una volta hanno mandato in frantumi la vetrata con un estintore, un’altra volta un malvivente con un pugno ha distrutto la porta, i casi sono stati talmente tanti che per raccontarli tutti servirebbe troppo tempo...» ironizza Frigo. «Purtroppo - conclude - quest’area di notte è completamente al buio. Servirebbero interventi per renderla più sicura. Credo che migliorando l’illuminazione, potando le enormi piante che coprono quasi completamente i lampioni e sistemando il parcheggio la situazione migliorerebbe. Forse così si eviterebbe il ripetersi di simili episodi».

Tentativo di furto anche nella vicina pasticceria Bertuzzo

La fioreria Otello non è stata l’unica ad essere presa di mira. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, c’è stato un tentativo di furto nella vicina pasticceria Bertuzzo di viale Trieste. Anche in questo caso, ad entrare in azione, è stato un bandito solitario. Impossibile, però stabilire se si tratti della stessa persona. «L’allarme - racconta la titolare Michela Bertuzzo - è scattato esattamente alle 2.22. Dalle telecamere del nostro sistema di sorveglianza si vede un uomo che tenta di forzare la porta automatica con le mani. Quando l’antifurto è entrato in funzione l’uomo si è coperto il viso con la t-shirt che indossava ed è fuggito senza rubare nulla».

«Fortunatamente il tentativo è andato a vuoto - conclude -. Certo è che nel parcheggio vicino al cimitero, soprattutto negli ultimi tempi, molte persone ci segnalano la presenza di sbandati in diverse ore del giorno. Una situazione che non può non destare qualche preoccupazione».

Claudia Milani Vicenzi

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