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Vicenza

Fioreria del cimitero, nuovo assalto. È il secondo colpo in un mese

di Claudia Milani Vicenzi
Due uomini sono stati ripresi dalle telecamere sia all’esterno che all’interno. Il registratore di cassa però era vuoto.
I due ladri sono stati ripresi dalle telecamere, sia interne che esterne
I due ladri sono stati ripresi dalle telecamere, sia interne che esterne
I due ladri sono stati ripresi dalle telecamere, sia interne che esterne
I due ladri sono stati ripresi dalle telecamere, sia interne che esterne

Esattamente un mese fa, dopo aver subìto l’ennesima spaccata, aveva detto, con ironia e una punta di amarezza: «È sempre così, un furto all’anno. Speriamo che per il 2023 sia finita». 
Purtroppo si è sbagliato. Ieri (domenica 15 ottobre), intorno alle 3, la fioreria Otello di piazzale del Cimitero, a Vicenza, è stata nuovamente presa di mira dai ladri. Per il titolare, Alberto Frigo, un’altra notte insonne: è scattato l’allarme, sono accorsi gli addetti della vigilanza privata e la polizia, lui si è precipitato a vedere che cosa fosse successo.

Il colpo fioreria Otello ripreso dalle telecamere

Anche questa volta tutte le fasi del colpo sono state riprese in modo nitido dalle telecamere, sia all’interno sia all’esterno del negozio. Intorno alle 3.20 arriva una coppia. Sono due uomini con la pelle scura e la barba. Uno ha il viso in parte coperto da un cappellino da baseball e fuma una sigaretta, l’altro indossa una felpa con cappuccio. Tentano di sfondare la porta principale: ci provano e ci riprovano ma è tutto inutile. Allora cercano di scardinare il pannello alla base dell’infisso e stavolta ci riescono. Quasi strisciando entrano in negozio. Qui le luci vengono sempre lasciate accese dal titolare e le immagini sono estremamente chiare. L’uomo con la felpa, stando bene attento a coprirsi il volto, corre al registratore di cassa che, ovviamente, è vuoto. A quel punto non resta che gettarlo a terra e andarsene via senza bottino.

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L'amarezza del titolare Alberto Frigo

«Mi chiedo che cosa sperassero di trovare in una fioreria - considera Alberto Frigo -. Ovviamente in cassa, dopo tutti i furti che abbiamo subìto non lasciamo mai nulla. Ogni volta restano i danni, questa volta per fortuna limitati. In passato è andata peggio: una volta avevano sfondato la vetrina con un estintore, a settembre era stato mandato in frantumi il vetro di una porta. Il mio timore è che, non trovando soldi o oggetti da rubare, possano vendicarsi e arrivare a compiere danneggiamenti più pesanti». 

Solo qualche giorno fa la polizia ha arrestato Vladislav Francesco Sinigallia, 23enne di origini ucraine, residente a Caldogno e già noto alle forze dell’ordine. Il ragazzo è stato sorpreso a rubare in una palestra della città durante una partita di pallavolo e ha aggredito due poliziotte, procurando lesioni ad entrambe. Al processo per direttissima il suo legale ha chiesto del tempo per poter esaminare gli atti. Il giudice ha quindi rinviato l’udienza e ha scarcerato il giovane, che secondo gli inquirenti sarebbe il responsabile del colpo messo a segno alla fioreria Otello a metà settembre

«Io naturalmente andrò a sporgere ancora una volta denuncia ma è veramente difficile accettare che chi compie simili reati e viene arrestato - considera ancora Frigo - venga rimesso in libertà poche ore dopo». 

Problema sicurezza

Alberto Frigo solleva poi la questione sicurezza nella zona. «Il problema è che quest’area è totalmente priva di illuminazione, l’ho detto e ripetuto fino allo sfinimento - conclude il titolare -. Le enormi piante coprono completamente i lampioni. Bisogna che si faccia qualcosa. Troviamo siringhe, vediamo persone che si drogano anche in pieno giorno, la situazione è insostenibile». 

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