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Vicenza

False vaccinazioni: in 25 verso il processo, ci sono anche Madame e Giorgi

Il pm Gianni Pipeschi ha chiuso le indagini sull’inchiesta. Centinaia di persone si sono rivolte alla dottoressa Daniela Grillone Tecioiu

Il pubblico ministero Gianni Pipeschi ha chiuso le indagini preliminari relative all’inchiesta sulle false vaccinazioni. L’avviso di chiusura dell’attività investigativa della procura, delegata alla squadra mobile, è stato recapitato a 25 indagati che ora rischiano il processo. Le accuse a vario titolo sono di falso ideologico, peculato e corruzione. Tra gli indagati, oltre ai medici Daniela Grillone Tecioiu (il perno su cui è ruotata l’inchiesta) - difesa dall’avvocato Ferdinando Cogolato - ed Erich Volker Goepel - rappresentato dal penalista padovano Massimo Malipiero - anche alcuni nomi eccellenti come la cantante Francesca Calearo meglio nota come Madame (avvocato Enrico Ambrosetti) e la tennista Camila Giorgi (coinvolta nell’inchiesta assieme al fratello, alla mamma e al papà).

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Gli indagati possono presentare le memorie difensive

Adesso gli indagati, entro il termine di venti giorni, avranno facoltà di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa a investigazioni del difensore, presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere interrogati. Il passaggio ratificato dalla procura apre la strada anche a eventuali richieste di patteggiamento. Per cristallizzare determinate posizioni emerse nel corso delle indagini, nel febbraio scorso era stato svolto un incidente probatorio. Nel corso del quale la dottoressa Teciou, rispondendo alle domande del sostituto procuratore aveva raccontato da dove era scattata la sua decisione di fingere di vaccinare le persone, convinta che il siero anti-Covid portasse a conseguenze peggiori dello stesso virus: «Sono venuti tutti quanti disperati da me, colleghi e, come vi dicevo, tutti quanti: “Daniela, io non voglio morire. Cosa facciamo? Devo vivere. Io ho un mutuo da pagare. Devo lavorare...”».

In tanti a caccia della falsa vaccinazione

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Insomma, da quando si era sparsa la voce che nello studio della Tecioiu - in via Sella - si poteva ottenere il fatidico certificato verde senza realmente assumere il siero, l'ambulatorio aveva cominciato a essere preso d'assalto con richieste di esenzioni continue. Comprese, a quanto pare, quelle di Madame e della famiglia Giorgi. «Nello studio non avevamo più spazio - aveva raccontato la dottoressa - quindi i pazienti aspettavano fuori, all'entrata, sotto il portico. Il mio compagno aveva contattato le “Pantere” che sono praticamente un servizio di sicurezza... davano i numeri, cercavano di smaltire velocemente tutte le persone che c'erano», come al supermercato.

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I numeri della maxi inchiesta

Anche l’uomo risulta tra gli indagati. Dai numeri della maxi inchiesta della procura risulterebbero 380 dosi di vaccino anti Covid somministrate ad assistiti, altre 344 a pazienti non appartenenti all'Ulss 8 e altri 295 vaccini che sarebbero stati fatti a pazienti dell'Ulss 8 non assegnati però alla dottoressa.

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Matteo Bernardini

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