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Vicenza

Emergenza profughi, Possamai: «Il governo scarica su prefetture e sindaci»

Il sindaco di Vicenza interviene sul tema migranti: «Zaia ha ragione, l’unica risposta è l’accoglienza diffusa»

«Sul tema migranti si misura l'enorme distanza tra propaganda e realtà. Il governo Meloni aveva fatto della questione un cavallo di battaglia, producendosi in promesse roboanti e che, alla prova dei fatti, si sono dimostrate impossibili da mantenere». Lo afferma il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai sul tema dell'accoglienza nei territori dei richiedenti asilo.

Per Possamai «basta guardare ai dati ufficiali del Viminale sul primo trimestre 2023: gli sbarchi sono triplicati rispetto all'anno prima, quando c'era il governo Draghi. E il trend degli ultimi mesi è ancora peggiore, se oggi Roma, dopo aver smantellato le reti della solidarietà, ricorre a un modello di gestione che definire emergenziale è eufemistico. Dovremmo dirlo in effetti caotico e irresponsabile».

«Voglio anche essere molto chiaro su una cosa - aggiunge Possamai -: non mi iscrivo al partito di chi, pur di non criticare il governo, attacca la Prefettura. La Prefettura oggi, purtroppo perché è un grande problema, si trova nella stessa condizione degli enti locali: ultimo anello di una catena che da Roma scarica sui territori problemi che sono stati prima ignorati, poi negati, e di cui ora ci si vorrebbe sbarazzare trasferendoli ai comuni. Anche su questo voglio essere chiaro: non è accettabile che migliaia di disperati vengano trasferiti e scaricati come merci. Senza dare ai territori direttive, soluzioni, risorse finanziarie e di personale. È la ricetta per il disastro».

«Per questo - conclude il sindaco di Vicenza - è particolarmente apprezzabile la posizione assunta con responsabilità e buon senso dal governatore Luca Zaia: l'unica risposta che i territori possono adottare, in una situazione di emergenza causata dall’incapacità del governo, è quella dell'accoglienza diffusa. Gli hub non sono accettabili, e rappresentano una finta soluzione apparentemente facile ma in realtà disastrosa. Concentrazioni di questo tipo le abbiamo già viste, e non le vogliamo ripetere. Ecco perché faccio un appello a Zaia: sia la Regione a mettersi alla testa di un coordinamento degli enti locali che lavorino di concerto con le prefetture venete. L’unica risposta possibile è lavorare tutti assieme per minimizzare gli impatti e gestire nel modo migliore possibile l’emergenza. Gli egoismi e le ideologie aggraverebbero il problema».

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