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Vicenza

«Da anni vittima di abusi e violenze, arrestate i miei genitori». Il pranzo di famiglia si trasforma in un processo con accuse surreali

Intervento della polizia in un'abitazione dopo la richiesta di aiuto da parte di un giovane. Le accuse si sono poi rivelate infondate

Gli agenti delle Volanti sono intervenuti ieri (martedì 26 marzo), verso ora di pranzo, in un'abitazione a Vicenza in seguito alla richiesta di aiuto da parte di un giovane di circa 30 anni che lamentava di essere vittima, orami da anni, di violenze e abusi da parte dei familiari conviventi.

Stando a quanto successivamente ricostruito, il giovane, dopo aver chiamato la polizia, si era accomodato al tavolo per consumare il pranzo con i suoi familiari (padre, fratello e madre). Nel corso del pranzo, improvvisamente, il giovane ha iniziato ad accusare inaspettatamente tutti i commensali – per la prima volta nella sua vita – di essere vittima di abusi e violenze, commesse da tutti i familiari seduti a tavola. Vani sono risultati i tentativi, del tutto bonari, degli stessi parenti di capire meglio cosa stesse dicendo il giovane, il quale sembrava farneticare, tanto da destare in loro forte preoccupazione. A quel punto, del tutto inaspettatamente, sono arrivati gli agenti che erano stati chiamati dal giovane prima di sedersi a tavola, all’insaputa degli altri familiari.

In presenza dei poliziotti, il giovane ha quindi continuato ad accusare tutti commensali per soprusi e violenze subiti da anni, come fosse un processo in diretta, chiedendo agli agenti intervenuti di arrestare i presenti e portarli in questura. I familiari, dopo aver declinato ogni responsabilità, hanno quindi cercato di far ragionare il figlio in merito alle accuse mosse, evidenziando come fosse la prima volta che assumeva un simile comportamento e palesava simili addebiti.

A quel punto i poliziotti, preso atto dell’atteggiamento dei familiari e dei discorsi alquanto sconnessi e contradditori del giovane, si sono visti costretti a chiedere l'intervento del Suem 118 per un consulto medico. Il ragazzo è stato quindi accompagnato in ospedale per le necessarie cure del caso. Le accuse mosse ai genitori si sono palesate evidentemente infondate.

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