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Dentro l'alta velocità

Come cambierà la città: nuova porta est con maxi-viadotto, bretellina e rotatorie

di Nicola Negrin

Nessun intervento sulla ferrovia, ma solo strade, strade e ancora strade. Se fino a questo momento si è parlato di un progetto dell’alta velocità che per quanto riguarda la parte ovest e centrale del capoluogo porta con sé un po’ di lavori sui binari e tantissimi lavori sulla viabilità, nel tratto est si arriva all’estremo: non sono al momento previsti interventi sulle rotaie ma cambierà sensibilmente la viabilità tra via Zamenhof, Stanga e Ca’ Balbi. Ci saranno nuove rotatorie, ci sarà un grande viadotto, ci sarà il percorso riservato del filobus e ci sarà anche una nuova bretellina per sgravare viale della Pace e arrivare più rapidamente in centro. La penultima puntata del viaggio attraverso il progetto definitivo dell’alta velocità (secondo lotto funzionale della Verona-Padova, attraversamento della città di Vicenza) arriva in zona est è tutta dedicata alla viabilità. Perché per capire cosa accadrà sui binari bisogna attendere il terzo lotto funzionale (vedi a lato). E non sono poche, a livello viabilistico, le novità. 

La nuova bretellina Si comincia da via Martiri delle Foibe. L’intervento prevede il prolungamento dell’arteria in direzione est, dall’esistente incrocio con la strada comunale dei Pizzolati fino ad attestarsi, dopo circa 1,2 chilometri, su una nuova rotatoria realizzata sulla Sr11. «Il rondò - si legge nelle carte - fa parte dello svincolo a livelli sfalsati che verrà realizzato con il nuovo asse stradale a carreggiate separate denominato viale Serenissima – viale Camisano/viale Aldo Moro». Di fatto, l’intersezione che oggi si trova tra la concessionaria e la sede dell’istituto di vigilanza verrà smantellata e sostituita da un sistema di tre rotatorie. Qui ci sarà inoltre un nuovo viadotto che si staccherà da viale Serenissima per consentire il collegamento diretto con l’attuale cavalcavia che porta verso via Aldo Moro. 

Il viadotto Il ponte avrà un impatto significativo. «L’opera in viadotto ha due sedi affiancate, disposte su cinque campate di luce comprese tra 32 e 34 metri, altezza sul terreno di 9 metri circa; lo sviluppo complessivo, lungo l’asse in curva con 300 metri di raggio, è di 166,06 metri». Rispetto al progetto preliminare, l’infrastruttura è stata alzata di più di un metro in quanto non è prevista la realizzazione della grande rotatoria sottostante in trincea. 

Cambiamenti Modifiche significative rispetto al preliminare anche per la nuova bretella di via Martiri delle Foibe. In primis la rotatoria su strada dei Pizzolati è stata spostata verso est così da «evitare la demolizione di due abitazioni, prevista in progetto preliminare». Successivamente, con lo spostamento del rondò è stato modificato il tracciato dell’arteria: «Il prolungamento - come si può vedere nel rendering pubblicato sopra - si pone parallelo alla linea ferroviaria per limitare l’interferenza con l’area antistante Villa Cà Impenta (anche Villa Trissino Muttoni). Il tracciato di progetto sottopassa poi con una breve galleria artificiale l’esistente asse stradale Viale Camisano – viale Serenissima e una volta emerso dalla galleria il tracciato devia verso sud-est per confluire definitivamente sulla nuova rotatoria». Il perché della nuova viabilità è spiegato così dai progettisti: «Questo nuovo collegamento, insieme con la realizzazione dello svincolo consentirà di raggiungere il centro di Vicenza da un asse diverso da viale Camisano, decongestionando quest’ultimo. Sarà possibile raggiungere direttamente e da una viabilità alternativa la zona del tribunale e la zona dello stadio». 

La linea del tpl Il percorso del metrobus, che verrà dettagliato nei prossimi giorni, avrà un impatto significativo sull’area est (come si può vedere a lato). In particolare «la piattaforma prevede un lungo tratto in sede riservata da viale della Pace, in corrispondenza dell’attuale campo da calcio Stanga, fino al capolinea est attraversando in sede promiscua solo la rotatoria Da Vinci su via Zamenhoff». Di fatto utilizzando la strada attualmente chiusa dietro il campo da calcio, il metrobus proseguirà in rampa affiancandosi alla carreggiata ovest di viale Aldo Moro, scavalcherà la linea ferroviaria sulla copertura delle nuove gallerie artificiali e utilizzando l’attuale strada arriverà in via Zamenhof all’altezza dell’ingresso del villaggio della Pace. Qui proseguirà verso il capolinea est e il deposito dei bus elettrici, in un’area di 6.000 metri quadrati. 

Le ciclabili Sempre in quest’area collocata all’altezza del Foro Boario ci sarà un nuovo intervento: un sottopasso ciclopedonale che passerà sotto viale Serenissima e si collegherà con l’area del centro commerciale. Un altro percorso ciclopedonale è previsto lungo la bretellina di via Martiri delle Foibe, con il collegamento tra la Stanga e il Foro Boario. 

Il cantiere Fin qui quanto si vedrà a lavori conclusi. E durante il cantiere? Accanto a viale Camisano, nell’area di Ca’ Balbi vicina alla ferrovia verrà allestito uno dei due “Villaggi Tav”. Si tratta di un campo base che in una superficie di 27.565 metri quadrati ospiterà uffici, laboratori, spogliatoi, infermeria, guardiania e dormitori con mensa e cucina per 180 operai e 60 impiegati. 

 

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