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Vicenza

«Coltello alla gola per le scarpe griffate». Rapinato a 16 anni dalla baby gang

La vittima assalita all’uscita da scuola. Il padre: «Mio figlio preso di mira da 5 giovani. Ha trovato il coraggio di parlare solo dopo giorni»

«Hanno puntato un coltello alla gola di mio figlio e gli hanno rifilato un pugno in faccia per rubargli le scarpe della Nike». A parlare è il padre di uno studente, di 16 anni, che è stato preso di mira da una baby gang in zona San Biagio. «Ho chiesto aiuto ai carabinieri e sporgerò denuncia. Mio figlio ha trovato il coraggio di parlare solamente dopo giorni e ha paura di possibili ritorsioni».

Un agguato in pieno giorno all'uscita di scuola

Secondo il racconto del genitore (del quale omettiamo le generalità per non rendere identificabile il minore coinvolto nella vicenda), l’agguato è scattato nella tarda mattinata dello scorso 24 gennaio. «Mio figlio era appena uscito da scuola in compagnia di un suo amico - prosegue il padre -. Stavano andando alla fermata per prendere l’autobus e tornare a casa, quando si è avvicinato un gruppo formato da cinque ragazzi di origini tunisine e marocchine, che avranno diciannove-vent’anni. Se la sono presa con l’amico di mio figlio, pare per una ragazza. Sinceramente, però, non si è ancora capito bene il motivo. Lo hanno minacciato. Mio figlio è intervenuto in difesa dell’amico e ha chiesto al gruppo di lasciarlo in pace. A quel punto loro se la sono presa con lui».

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Difende l'amico e la baby gang se la prende con lui

La ritorsione della baby gang sarebbe stata immediata. «Hanno circondato mio figlio, lo hanno strattonato per lo zaino e l’hanno portato alla spiaggetta. A quel punto, il suo amico è scappato terrorizzato e mio figlio è rimasto da solo con loro. Quello che parrebbe essere il “capo” ha tirato fuori un coltello, lo ha puntato contro mio figlio e poi gli ha tirato un pugno in faccia». 

La rapina a mano armata

Dopodiché è scattata la rapina. Il presunto capobranco avrebbe sfilato alla vittima il paio di Nike da 160 euro che calzava e le avrebbe indossate al posto delle proprie scarpe che «ha tirato addosso a mio figlio, dicendogli: “Se non vuoi andare a casa scalzo, mettiti queste”». Infine, la banda si è allontanata senza particolare fretta dalla zona di San Biagio. 
Una volta tornata a casa, la vittima della rapina avrebbe tentato di fare finta di nulla. «Ho visto rientrare mio figlio con un occhio nero. Gli ho subito chiesto spiegazioni e mi ha detto di avere preso una pallonata a scuola - aggiunge il padre -. Poi mi sono accorto che indossava delle scarpe che non avevo mai visto prima e mi ha risposto di averle trovate nell’armadio dopo tanto tempo». 

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I genitori si accorgono del disagio del figlio

Con il passare dei giorni i genitori del ragazzo si sono però accorti che c’era qualcosa che non andava. «Era sempre taciturno e strano e non voleva andare a scuola. Alla fine, ci ha raccontato tutto. Era dispiaciuto e ha spiegato di non averlo fatto prima perché teme ritorsioni da parte della banda. Io ho subito chiamato il dirigente scolastico, pensando che fosse stato picchiato da alcuni compagni. Poi abbiamo però scoperto che questi cinque ragazzi non vanno a scuola e non lavorano. Mio figlio ha detto di non conoscerli, mentre il suo amico sa chi sono. Allora ho contattato i carabinieri per chiedere un consiglio e mi hanno invitato a sporgere denuncia. Cosa che farò in queste ore».
Il genitore conclude: «Quello che è successo a mio figlio è pazzesco». 

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Valentino Gonzato

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