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Vicenza

Chiavi e documenti, ma anche passeggini. In un anno smarriti 834 oggetti

Soltanto 139 sono stati poi reclamati, tutti gli altri beni andranno all’asta L’anno scorso il Comune ha ricavato 7.500 euro
Alcune delle biciclette smarrite e recuperate che erano poi state messe all’asta l’anno scorso (Foto Archivio)
Alcune delle biciclette smarrite e recuperate che erano poi state messe all’asta l’anno scorso (Foto Archivio)
Alcune delle biciclette smarrite e recuperate che erano poi state messe all’asta l’anno scorso (Foto Archivio)
Alcune delle biciclette smarrite e recuperate che erano poi state messe all’asta l’anno scorso (Foto Archivio)

Persi, rubati oppure abbandonati. Nel corso del 2023 sono stati 834 i beni consegnati all’ufficio “Oggetti rinvenuti” del Comune. Nell’elenco c’è un po’ di tutto: dai portafogli alle chiavi, dagli orologi ai documenti ai passeggini. Ma non mancano nemmeno le biciclette, che fanno registrare un record singolare: su 73 modelli portati all’ufficio ad hoc di palazzo Trissino, solamente 2 sono state reclamate dai proprietari. I restanti, così come gli oggetti delle altre categorie merciologiche che non vengono riconsegnati entro le tempistiche stabilite dal regolamento comunale, finiscono all’asta. Che, per quanto riguarda gli oggetti smarriti tra il 2020 e il 2021, ha portato in dote all’amministrazione comunale un “tesoretto” di 7.411 euro, come da convenzione con l’Istituto vendite giudiziarie di Longare.

Portafogli & co.

Come sempre i numeri vengono raccolti dall’ufficio oggetti rinvenuti del Comune, che ogni anno compila il report dell’attività svolta inserendola poi nel documento unico di programmazione allegato al bilancio consuntivo. Scorrendo la lista si scopre che l’anno scorso sono stati trovati per strada 262 tra portafogli, documenti e tessere varie; 382 tra sacche, borse, valigie, articoli di bigiotteria, occhiali, chiavi, orologi, passeggini e seggiolini per i bambini; 117 tra cellulari, tablet e pc portatili; e, come detto, 73 biciclette. Degli 834 oggetti arrivati all’ufficio ad hoc istituto da palazzo Trissino, solo 139 sono tornati in possesso dei loro proprietari, principalmente carte d’identità e tessere sanitarie.

Altri 42 documenti sono stati inviati invece ai Comuni di residenza dei proprietari oppure, nel caso di documenti rilasciati da Paesi esteri, alle rispettive sedi di rappresentanza diplomatica. Infine, 10 oggetti sono stati richiesti e restituiti ai cittadini che li avevano consegnati allo sportello, dopo un anno che nessuno si era presentato per reclamarli. 

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Aste e tesoretti

Tutti gli altri beni “finiti nel dimenticatoio” vanno invece all’asta che viene indetta dall’Istituto vendite giudiziarie di Longare. Un appuntamento che, spesso, consente a chi vi partecipa (liberamente) di fare qualche buon affare. Il ricavato finisce poi nelle casse comunali. Detto dei 7.411 euro incassati il 21 dicembre del 2023 per gli oggetti rinvenuti nel 2020 e nel 2021, le due tornate più prolifiche erano state quelle tra fine 2020 e inizio 2021 che avevano consentito di raggranellare 12 mila euro.

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Valentino Gonzato

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