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Duplice femminicidio

Centro rieducativo: «Sconsigliammo l'abbandono del percorso, nessun diplomino a Vasiljevic»

«Una tragedia. Un dolore incommensurabile. Un momento in cui rispetto e cordoglio dovrebbero prevalere, ma in cui è necessario chiarire la verità dei fatti, per dovere di cronaca e per fornire dati ed elementi corretti: Zlatan Vasiljevic non era in carico al nostro Centro. Lo è stato ben due anni fa e per un tempo limitato». Lo affermano in una nota i responsabili del’Associazione Ares, il Centro di Bassano del Grappa per l’ascolto e il trattamento rieducativo di uomini autori di violenza domestica e di genere. «Al momento dell’abbandono del percorso, sconsigliato dal nostro operatore - viene precisato - è stato prodotto un resoconto che attesta unicamente la presenza agli incontri. Nessun "diplomino" come purtroppo riportato e diffuso». Ares ribadisce che Zlatan Vasiljevici «aveva, nostro malgrado, interrotto volontariamente, due anni fa, il programma di trattamento, che ci sentiamo di affermare è stato condotto in modo coscienzioso e professionale. Questa consapevolezza, aperta a ogni tipo di approfondimento da parte delle Autorità competenti - conclude la nota - ci porta anche a renderci disponibili a rispondere del nostro operato con trasparenza».

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