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Il bilancio

Bancarotta fraudolenta: 28 casi nel Vicentino, denunciati 47 imprenditori, sequestri per 1,5 milioni di euro

Sottratti illecitamente beni e valori societari per oltre 5,5 milioni di euro. Un amministratore di cinque società ai domiciliari.

Nel 2022 nel Vicentino sono stati segnalati all'autorità giudiziaria dalla Guardia di finanza di Vicenza 28 casi di bancarotta fraudolenta, con la conseguente denuncia di 47 soggetti ritenuti responsabili del reato. Distratti oltre 5,5 milioni di euro in beni e valori a danno dei propri creditori (principalmente dipendenti, fornitori ed Erario).

I Comuni e i settori interessati

Le imprese coinvolte hanno sede in tutto il territorio della provincia berica: non solo, infatti, Vicenza, Bassano del Grappa, Arzignano, Thiene, Noventa Vicentina, ma anche Lonigo, Barbarano Mossano, Creazzo, Brogliano, Rosà, Bolzano Vicentino, Chiuppano, Grumolo delle Abadesse, Camisano Vicentino, Monte di Malo. Diversificati anche i settori economici interessati: dall’abbigliamento e tessuti, al commercio di orologi e gioielleria, all’impiantistica, alla produzione e commercializzazione di prodotti chimici, al commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, nonché all’alimentare, al trasporto merci su strada e all’immobiliare.

Il modus operandi

Le indagini hanno consentito di ricostruire l’illecita operatività di decine tra amministratori di diritto e “di fatto”, a vario titolo coinvolti nel dissesto delle società, nonché nel depauperamento delle risorse destinate al ceto creditorio.

Fra le principali condotte illecite, quelle di imprenditori decotti che, al fine di spogliare le società dei principali asset aziendali, hanno messo in atto “artifici distrattivi” (cosiddetta bancarotta “patrimoniale”), consistiti, principalmente, nella cessione di impianti e attrezzature a beneficio di imprese agli stessi riconducibili.

Oppure, hanno fatto ricorso a operazioni straordinarie quali cessione di ramo d’azienda ovvero, più semplicemente, hanno proceduto con il sistematico svuotamento indebito di conti correnti e disponibilità finanziarie riconducili all’azienda.

In altri casi sono state accertate condotte di sottrazione, distruzione e falsificazione delle scritture contabili, in modo tale da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio (cosiddetta bancarotta “documentale”) ovvero sono stati effettuati pagamenti o simulati titoli di prelazione a favore di specifici creditori, in danno di tutti gli altri (cosiddetta bancarotta “preferenziale”).

Sequestri per 1,5 milioni di euro

In totale, sono state ricostruite operazioni di distrazione per oltre 5,5 milioni di euro di risorse e beni non confluite ai reali destinatari. Le fiamme gialle hanno sequestrato in tutto a carico dei soggetti coinvolti circa 1,5 milioni di euro. Per un amministratore di cinque società immobiliari di Altavilla Vicentina sono scattati gli arresti domiciliari. A fare da contorno alle condotte fallimentari disvelate, non sono mancati i connessi reati ai danni dell’Erario: sono stati, infatti, segnalati alla Procura sei amministratori per aver omesso di pagare al Fisco quasi 3 milioni di euro.

 

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