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Meteo

Maltempo, sotto controllo la piena del Bacchiglione. A Vicenza restano chiusi i parchi

Nella notte il livello del fiume è salito a m. 4,41 per poi iniziare a scendere. La nota della Regione: "allarme" nei bacini idrografici dell'Alto Piave, Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.
I tecnici al lavoro per monitorare il Bacchiglione FOTO ILARIA TONIOLO
I tecnici al lavoro per monitorare il Bacchiglione FOTO ILARIA TONIOLO
La situazione dei fiumi a Vicenza FOTO ILARIA TONIOLO

Maltempo, ultimi aggiornamenti

Martedì 31 ottobre

Ore 15

Prosegue l’ondata di maltempo che ha fatto scattare anche a Vicenza l’allerta della protezione civile e l’attivazione in forma ristretta del Coc, il centro operativo comunale. Questa mattina hanno fatto il punto della situazione il sindaco Giacomo Possamai e l’assessore con delega alla protezione civile Matteo Tosetto.
«Attraverso il gruppo dei volontari di protezione civile, che ringraziamo per l’impegno, abbiamo monitorato per tutta la notte la situazione - hanno commentato Tosetto e Possamai-– rilevando intorno alle 3 e mezza il passaggio dell’ondata di piena del Bacchiglione e del Retrone, entrambi repentinamente ingrossati a causa delle piogge persistenti. A ponte degli Angeli in poche ore siamo passati da 80 centimetri a 4 metri e 41 centimetri segnalato alle 3.40. Poi l’acqua è via via defluita, senza comportare problemi alla rete idrografica principale. Il Retrone, invece, ha segnato il picco di 1 metro e 57 centimetri alle 5.57 per poi cominciare a scendere».

Non sono stati segnalati problemi di rilievo 

Nel corso della mattinata Amcps ha effettuato una ventina di interventi di pulizia delle caditoie dalle foglie.
«A questo proposito .- ha ricordato il sindaco Possamai - i cittadini possono utilmente collaborare, segnalando attraverso l’app ComuniChiamo eventuali intasamenti, ferma restando l’indicazione di chiamare il comando della polizia locale in caso di interventi urgenti».
Lungo la riva del Retrone, all’altezza del Vi.Bicipark di ponte San Paolo, il maltempo ha provocato la caduta di un albero verso il fiume fiume. Anche qui in mattinata i tecnici di Amcps hanno effettuato un primo sopralluogo e nelle prossime ore effettueranno l’intervento di recupero della pianta.

Nel darne notizia il sindaco Possamai è ritornato sull’albero caduto venerdì in viale Roma: «L’esito delle indagini sul tiglio caduto a Campo Marzo, che pure risultava attenzionato come moltissimi altri alberi in città, sarà decisivo per assumere decisioni sull’intero patrimonio arboreo. Venerdì è successa una cosa grave che poteva avere risvolti drammatici. Siamo pronti a decisioni drastiche sul patrimonio arboreo. Prima di qualsiasi attenzione verso gli alberi viene la sicurezza dei cittadini».

Anche per oggi, nel frattempo, l’amministrazione ha deciso di mantenere chiusi i parchi, valutato l’ultimo bollettino Arpav che segnala vento forte.
In via preventiva, infine, tra ieri pomeriggio e oggi i volontari della protezione civile hanno verificato la tenuta dei vecchi sacchi di sabbia e ne hanno confezionati di nuovi, per un totale di 1.000, accatastati nella sede di via Frescobaldi, pronti per essere distribuiti in caso di necessità.

Il Coc ristretto rimane attivo fino alla conclusione dell’emergenza meteo, così come i volontari della protezione civile divisi in quattro squadre.

 

Ore 11.30

Il livello del Bacchiglione a m. 4.41

Il maltempo in tarda mattinata sembra essersi attenuato in città, ma il Centro operativo comunale resterà aperto, per precauzione e rispondere ad ogni possibile richiesta di emergenza, fino a domani. Nella notte il fiume Bacchiglione, che è stato costantemente monitorato: ha raggiunto alle 3.30 il livello massimo di 4,41 metri per poi iniziare ad abbassarsi.

[[(article) Venezia, l'acqua alta tocca punta massima di 154 centimetri]]

Sono 4 le squadre della protezione civile del comune che sono state allertate, un migliaio i sacchi di sabbia pronti in via Frescobaldi e riempeti nel corso della notte scorsa.

I parchi resteranno chiusi anche nella giornata odierna

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Lunedì 30 ottobre

La protezione civile in allerta

La Protezione Civile del Veneto ha dichiarato la fase operativa di "allarme" (rossa) dalle 14 di oggi (lunedì 30 ottobre) fino alla mezzanotte di domani nei bacini idrografici dell'Alto Piave, Piave Pedemontano e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone. Per la stessa criticità e negli stessi orari e stata dichiarata la fase operativa di "preallarme" (arancione) nei bacini Adige-Garda Monti Lessini e Basso Brenta-Bacchiglione. La fase di "attenzione" (gialla), invece, è stata dichiarata per Po, Fissero-Tartaro-Canal Bianco e Basso Adige, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento. Contemporaneamente, per criticità idraulica, è stata dichiarata la fase arancione in tutti i bacini della regione.

«Vista la situazione - commenta l'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin - soprattutto nelle aree e nei periodi di tempo interessati dalla fase più intensa, è raccomandabile ai cittadini di non effettuare spostamenti che non siano strettamente necessari, di mantenere una distanza opportuna dai corsi d'acqua ed evitare di permanere in ambienti interrati. Dalla sala operativa di Marghera stiano seguendo l'evolversi della situazione». 

 

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A Vicenza protezione civile in preallarme

Il Comune di Vicenza ha disposto l’attivazione del Coc (acronimo di centro operativo comunale) ristretto per l’arrivo nelle prossime ore di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. La decisione arriva a seguito dell’avviso emesso dal Centro funzionale (LEGGI QUI) decentrato della Regione del Veneto che per il vicentino individua il livello “arancione” di allerta idraulica e idrogeologica (“preallarme”) sulla base delle previsioni meteo di Arpav.

Nel dettaglio, la criticità idrogeologica ha validità dalle 12 di oggi alle 14 di martedì 31 ottobre, quella idraulica dalle 16 di oggi fino all’intera giornata di mercoledì 1 novembre.

Per garantire il monitoraggio della situazione il Centro funzionale decentrato ha, quindi, attivato la fase di “preallarme” del sistema regionale di protezione civile a cui anche la struttura comunale si attiene fino a nuove indicazioni regionali con l’attivazione del Coc ristretto.

Da stamattina, in via precauzionale, i parchi storici sono chiusi.

 

Assessore Tosetto: «Il Coc rimane attivo per monitorare l’evoluzione dei fenomeni»

Allerta “rossa”, ovvero di allarme, per criticità idrogeologica in relazione alla rete idrografica secondaria. Allerta “arancione”,cioè di preallarme, per criticità idraulica.

Queste le nuove indicazioni emesse per il Vicentino dal Centro funzionale decentrato della Regione del Veneto sulla base dell’ultimo bollettino meteo di Arpav che almeno fino alle prime ore di martedì 31 ottobre prevede precipitazioni diffuse persistenti anche a carattere di forte rovescio o temporale.

Per fare il punto sulla situazione alla luce del perdurare del maltempo, il Coc, Centro operativo comunale, si è riunito in forma ristretta nella sede del Comando di polizia locale con le funzioni che fanno capo a protezione civile, polizia locale, servizio Infrastrutture e lavori pubblici, ufficio stampa e Amcps.

Per la giunta hanno partecipato l’assessore alla protezione civile Matteo Tosetto e l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller. Presente anche il capo di gabinetto Sandro Pupillo.

«Il livello del Bacchiglione - ha dichiarato al termine della riunione l’assessore Matteo Tosetto - non desta al momento preoccupazione, ma lo stato di allarme per rischio idrogeologico riferito alla rete idrografica secondaria ci impone di monitorare costantemente la situazione fino a nuove comunicazioni regionali. Abbiamo verificato le diverse procedure da far scattare in caso di emergenza, sia sul fronte della protezione del territorio, sia per quanto riguarda le comunicazioni da dare alla popolazione. A questo proposito invito i cittadini a tenersi informati fino al termine di questa fase perturbata, consultando il sito del Comune, le nostre pagine istituzionali sui social e seguendo i media locali».

Oltre all’innalzamento del livello dei fiumi, il perdurare delle precipitazioni potrebbe dar luogo a rigurgiti dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e ad allagamenti locali.

Il Coc ristretto rimane attivo.

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