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RECOARO

Il “Fleximan” nostrano trancia i cartelli dei posteggi

Si è accanito su quelli a pagamento di Campogrosso. Rabbia del sindaco: «Vandalismo inutile Il costo per ripararli pesa sui cittadini»
Il palo tagliato usando la tecnica di “Fleximan” e la sua... firma CRISTINA
Il palo tagliato usando la tecnica di “Fleximan” e la sua... firma CRISTINA
Il palo tagliato usando la tecnica di “Fleximan” e la sua... firma CRISTINA
Il palo tagliato usando la tecnica di “Fleximan” e la sua... firma CRISTINA

A Recoaro, per la precisione a Campogrosso, arriva “Fleximan” o, per meglio dire, un suo emulatore che ha tranciato due cartelli che indicano parcheggi a pagamento. Una versione rivisitata di “attacco” alle imposizioni sul codice della strada, visto che l’originale “Fleximan”, armato di flessibile, trancia di netto gli autovelox più insidiosi in Veneto: quelli da mezzo milione di multe all’anno.

Il vandalo in azione

A Recoaro, invece, il vandalismo è avvenuto ai danni del parcheggio al confine con il Trentino da dove, subito dopo, inizia la strada delle Sette Fontane che porta a Pian delle Fugazze. Il “Fleximan” che ha agito a Campogrosso forse non ha dimestichezza con l’inglese, visto che in uno dei due cartelli ha lasciato la propria “firma” con vernice arancione scrivendo “Fleximen” al posto del corretto “Fleximan”. A meno che non intendesse l’uso del termine al plurale.

Il sindaco Armando Cunegato condanna il vandalismo: «Qualcuno ha emulato il gesto del personaggio diventato famoso per le sue “imprese” ma, in realtà, ha provocato un danno alla comunità: i soldi per sistemare i cartelli usciranno dalle tasche del Comune (cioè dei cittadini, ndr). Un gesto senza senso che mi auguro rimanga isolato».

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A Recoaro il rapporto con i parcheggi a pagamento è da sempre conflittuale

Ad ottobre 2010, quando il sindaco era Franco Perlotto e in centro erano attivi posteggi a pagamento, la questione portò addirittura una parte di popolazione a scendere in piazza per protestare. Adesso con Cunegato sono stati messi a pagamento i parcheggi di Recoaro Mille ed alcune aree di Campogrosso. Il prezzo per la sosta è di 5 euro per tutta la giornata in entrambe le località. Questa scelta non è stata ben vista da una parte della popolazione ed anche dai frequentatori della montagna, che si dividono tra chi la considera una «misura giusta» e chi punta il dito sui «parcheggi della vergogna».

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E pure il raid dei cartelli segati ha creato divisioni

Anche sui social: alcuni approvano il gesto, ma molti lo condannano anche facendo proprio il concetto del sindaco e cioè quello che i soldi per installare di nuovo i pali abbattuti «usciranno dalle tasche dei residenti». C’è da dire, comunque, che a Campogrosso non tutti i parcheggi sono a pagamento. Ce ne sono gratuiti più a valle, non troppo distanti dal rifugio.

L’abbattimento dei cartelli di Campogrosso esula dal “modus operandi” del vero “Fleximan” che si accanisce sugli apparecchi stradali che rilevano la velocità dei veicoli: un modo, secondo la filosofia del “paladino delle ingiustizie”, per protestare contro il “fare cassa” degli enti locali.

E a proposito di autovelox, resta sorvegliato speciale nel Vicentino quello di via Aldo Moro nel capoluogo che, ogni giorno, rileva in media 30 infrazioni per eccesso di velocità.

Luigi Cristina

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