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La storia

Quella volta che Gigi Riva giocò a Valdagno. «Aveva già la classe di un campione»

Il ricordo di Paolo Luise, che allora giocava con i lanieri e che con Rombo di Tuono condivise anche l'esperienza nella Nazionale juniores
Il pezzo uscito sul nostro Giornale relativo alla gara disputata contro il Legnano
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Faceva un freddo cane a Valdagno il 20 gennaio del 1963. Era un venerdì qualunque e lo sarebbe rimasto se non fosse che quel giorno un giovane Gigi Riva faceva il suo ingresso allo stadio dei Fiori. Non era Rombo di Tuono, il Cagliari dello scudetto era ancora lontano, e i tifosi lanieri non immaginavano che il giovane mancino del Legnano un giorno sarebbe diventato uno dei più forti attaccanti della storia del calcio.

Il campionato era quello di serie C, girone A. I padroni di casa scesero in campo con questa formazione: De Santis, Ferrari, Salvador, Sacchiero, Porra, Magaraggia, Berlasso, Donadello, Perli, Casisa e Zamboni, l'allenatore era il cecoslovacco Vycpàalek, zio del mitico Zeman. La squadra trovava come punti di riferimento Attilio Porra e Neri Sacchiero (giocatori che passarono tutta la loro carriera tra le fila della squadra valdagnese). Gli ospiti che giocavano con la loro consueta maglia lilla schieravano in attacco il giovane Riva che in quella stagione totalizzò ventidue presenze e realizzò cinque reti. La partita terminò con la vittoria del Marzotto Valdagno per due reti a zero, le marcature furono realizzate nell'ultimo quarto d'ora di gioco da Gianni Perli.

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Quel giorno in campo per la squadra di casa c'erano anche Gian Luca Zamboni e Gian Battista Magaraggia, in panchina sedeva Paolo Stefano Luise. Nei giorni scorsi i tre hanno ricordato la partita di quel giovane ragazzo da Leggiuno all'epoca non ancora ventenne. Magaraggia, che dopo Valdagno giocò nel Monza più di cento gare, ricorda che all'epoca Riva era alle prime armi nel calcio professionistico ma era già un ottimo giocatore.

Il mantovano Zamboni ha ricordato molto bene la partita. Dopo aver parlato della sua carriera calcistica (giocò anche nel Novara e nella Nazionale di serie C) ha ricordato la sfida. «In quella partita Riva era marcato da Attilio Porra sulla fascia sinistra e da un altro giocatore di cui mi sfugge il nome. Tra Porra e Riva vi fu uno scontro di gioco e quest'ultimo rimase fuori dal terreno di gioco per qualche minuto, i giocatori si spaventarono per la botta ma qualche minuto dopo ritornò in campo».

Luise, padovano di nascita cresciuto calcisticamente come terzino nel settore giovanile del Marzotto, all'epoca era in panchina; conosceva bene Riva in quanto aveva disputato con lui cinque partite nella Nazionale juniores e tra i suoi cimeli sono custodite le foto che lo vedono ritratto insieme al campione e a un altro famoso giocatore dell'epoca, Giancarlo Salvi. «Di quella partita ricordo che vedevi già la classe del giocatore che entrava nei contrasti, non aveva paura di niente ed era dotato di un ottimo fisico. Due stagioni dopo, alla prima di campionato con il Valdagno, andammo a giocare a Legnano lui era allo stadio. Dopo la partita venne in spogliatoio a salutarmi».

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Alessandro Lancellotti

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