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Valdagno

Il centrosinistra ha deciso Vencato per il dopo Acerbi

L'intervista con Michele Vencato candidato alle amministrative: «Ho un ottimo rapporto col Pd. Punto su nuovo sviluppo industriale, giovani, famiglie e opere Pnrr»
Candidato sindaco Michele Vencato è sostenuto dal centrosinistra VE.MO.
Candidato sindaco Michele Vencato è sostenuto dal centrosinistra VE.MO.
Candidato sindaco Michele Vencato è sostenuto dal centrosinistra VE.MO.
Candidato sindaco Michele Vencato è sostenuto dal centrosinistra VE.MO.

È Michele Vencato, attuale presidente del consiglio comunale, il designato a prendere il timone della città per il centrosinistra. Imprenditore nel settore materie prime tessili, docente dell'Its "Fashion sustainability manager", a 44 anni ha ufficializzato la sua candidatura alla carica di sindaco.

Lei rappresenta il "dopo Acerbi". Come riceve questo testimone?

Con altissimo senso di responsabilità e onore. Un privilegio candidarsi a guidare la città in cui sei nato e vivi.

Sono 30 anni che la città è guidata dal centrosinistra. Pronto per questa sfida?

Aver individuato un profilo come il mio che ha fatto parte di queste esperienze a vari livelli, con allo stesso tempo una storia completamente civica, e aver avvertito la necessità di un passaggio generazionale, credo siano stati fattori decisivi nella scelta. La mia è una candidatura maturata anche fuori dal "palazzo" che definirei "pop", sentita forte in strada.

Assessore ai giovani, all'ambiente, alla cultura, vicesindaco e presidente del consiglio comunale.Com'è cambiata la città?

Soprattutto nell'ultimo anno radicalmente, con 20 milioni di euro di investimenti e circa 40 cantieri. Oltre che cambiata, è stata segnata da una pandemia e si è riscoperta con la necessità di individuare una vocazione per il futuro: il tessile a 360 gradi, la meccatronica, l'industria 4.0 e le nuove professioni che ne sono nate sono la nuova cifra della città. Ora occorre diventino il volano di un nuovo sviluppo guardando avanti e lasciando la nostalgia per i bei tempi andati.

I suoi primi passi sono stati nell'Agorà dei giovani. Come vede ora Valdagno per loro?

Può diventare un posto in cui rimanere, tornare e crescere. Abbiamo asset importanti specialmente su servizi e formazione. Un punto fondamentale sono le politiche per i giovani.

Come si concilia questo con una città che nel 2040 conterà più di 300 anziani ogni 100 giovani?

Raccolgo volentieri la sfida di invertire questa tendenza. Dovremo essere capaci di mettere in piedi iniziative, che vanno dalla fiscalità alla revisione dei regolamenti edilizi fino alla semplificazione di fare impresa, che portino ad essere attrattivi e competitivi. Sto lavorando per un corso universitario e un nuovo Its in città.

Le attuali liste di maggioranza hanno appoggiato la sua candidatura?

Intendo lavorare a un nuovo soggetto politico che sia l'incubatore di crescita della nuova classe dirigente. E sono onorato che le attuali forze di maggioranza mi sostengano per portare un contributo di novità.

Si presenta come civico. E il Pd?

Ho un ottimo rapporto soprattutto con l'attuale dirigenza di giovani che guidano il partito con responsabilità, lavorando per mantenere vivo il contatto con la città. Ho il loro appoggio nella campagna elettorale.

Anche Maurizio Zordan di "Vald'Agno Bene Comune" ha lo sguardo al centrosinistra. In cosa vi discostate?

Condivido una base valoriale. Ci distaccano una questione generazionale, l'esperienza sul campo, la rete di contatti, la conoscenza delle questioni della città e dell'Alto Vicentino e i modelli a cui ci ispiriamo.

Ha già in mente qualche nome per l'eventuale giunta?

In questi anni ho avuto contatti con tante realtà satellite dell'amministrazione, ma altre potranno ancora emergere. Non avrei difficoltà a comporre una giunta rinnovata e di qualità.

Le priorità che affronterà se diventerà sindaco?

Giovani e futuro, famiglie per conciliare lavoro e servizi, un nuovo modello di sanità. E, di certo, finire cantieri del Pnrr e operazioni già avviate: serre, ex Dam, Super, centro anziani, teleriscaldamento e ambiente.

Veronica Molinari

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